Gli EMO si ribellano : Il servizio delle IENE non ci rappresenta

Negli ultimi tempi sentiamo sempre più parlare di Emo, non sapendo tuttora esattamente che cosa intendere con questo termine . Inizialmente, pare si riferisse ad un genere musicale compreso all’ interno del punk rock e che nel corso del tempo abbia conseguito diverse modifiche che ne hanno ampliato gli orizzonti melodici .
Tutto pare aver avuto origine nel 1985 a Washington , quando Guy Picciotto e Ian Mackaye idearono uno stile musicale innovativo e personalizzato , che vide Mackaye divenire il fondatore degli Embrace , uno dei primi gruppi emo . Da fenomeno musicale, Emo è diventato il sinonimo di una filosofia di vita che rende i ragazzi che ne fanno parte, riconoscibili da aspetti legati alla cultura e all’abbigliamento. Pare che quest’ ultimo sia caratterizzato da jeans particolarmente stretti, cinture con borchie, una lunga e asimmetrica frangia ed occhi truccati di nero ,in definitiva,una variante delle primigenie forme di stile.
Quello che ci proponiamo di trattare non è tuttavia lo stile musicale, quanto alcuni aspetti della filosofia di vita dei ragazzi Emo, i quali si definiscono di estrema sensibilità , da cui l’origine del termine diminutivo di”Emotive” o “Emotional”. Quella che però viene etichettata come sensibilità , potrebbe essere il campanello d’allarme di una forma didisadattamento sociale: come emerge dalle dichiarazioni di alcuni giovani Emo infatti, le sofferenze acute e profonde nell’anima costituirebbero un presupposto fondamentale per entrare a far parte di suddetti gruppi .
E’ come se un’ incapacità sostanziale di esprimersi si tramutasse nella proiezione di “non essere capiti” e spesso giudicati . Emo racchiuderebbe il significato insito di tristezza e solitudine travestiti nell’amore per qualcosa di veramente importante . “La vita vissuta sulla soglia della sofferenza e l’inizio della felicità” ,si legge dalle definizioni di giovani Emo . E’ come se la lunga frangia asimmetrica dei capelli nascondesse le lacrime ma non del tutto : si tratta di giovani intenti a mostrare al mondo ciò che provano, un modo per dire “guardami,sono qui!”, uncercare l’attenzione rivolta al cuore, e a tutte le emozioni belle e meno belle che questo regala . Emo è a volte un periodo buio in cui cercare risposte,in cui si soffre nell’attesa della luce . “Emo è la vita vissuta in bilico tra bianco e nero che non arriva mai al grigio” . Fin qui, il pensiero si plasma prendendo la forma di estrema dolcezza .
Eppure, leggendo bene qua e là tra gli scritti degli Emo, o presunti tali, emergono parole di gran lunga inquietanti , come quelle che riportano che sono nate 2 mode, una esalta l’eccessiva magrezza e l’altra la mania perversa e pericolosa di farsi dei tagli sulle braccia . Tagli che non restano nascosti, ma abilmente esposti fingendo di celarli, e che richiamano il chiaro messaggio di un bisogno d’ aiuto . E qual che è peggio, è che il fenomeno interessa sempre di più adolescenti di 16, 17 anni al massimo, che fotografano le ferite autoinflitte per esporle su siti internet . Emerge chiaramente che l’autolesionismo è più frequente dei tentativi di suicidio, ed indagini portano alla luce che una ragazza su 10 si provoca ferite o graffi, come quasi per sostituire il dolore dell’ anima con quello fisico, molto più facilmente gestibile. Chi sono dunque gli Emo? Ragazzi accomunati dalle stesse passioni musicali, o adolescenti in cerca di una propria identità? A voi le risposte .

Il termine Emo (o Emo-core) si riferisce ad un genere musicale inizialmente compreso all’interno del punk rock, ed è perciò considerato un suo sottogenere. Tuttavia, nella sua evoluzione più moderna, il genere include anche sonorità di tipo melodico orientate all’indie rock e all’alternative rock.
Di fondamentale importanza per la genesi dello stile furono gli Hüsker Dü con il loro album Zen Arcade, pubblicato nel 1984 e i Naked Raygun con Throb Throb nel 1985. Questi lavori, sebbene siano comunque per la gran parte etichettabili come hardcore punk, furono infatti diversi dal sound hardcore più grezzo e violento visto sino ad allora, e contenevano una maggiore attenzione sia ai testi che alla tecnica musicale, tanto da influenzare moltissimo la scena musicale di Washington DC tanto che fu proprio in questa zona che venne usato per la prima volta il termine emo per definire band in sostanza sempre hardcore ma con sonorità più melodiche e ricche. I nomi più significativi sono Rites of Spring, Embrace (il gruppo di Ian MacKayeprecedentemente leader dei Minor Threat che dopo fonderà insieme al cantante dei Rites of Spring i Fugazi, band anch’essa di grande importanza per l’emo nel finire degli anni ottanta), One Last Wish, Gray Matter, Fire Party e leggermente dopo Moss Icon e i The Hated. La prima ondata emo iniziò a scemare con lo scioglimento nei primi anni novanta di molte delle band citate.
A metà anni novanta, il termine emo iniziò ad essere usato per indicare la scena musicale indie influenzata appunto dai Fugazi con sonorità quindi marcatamente pop punk e indie rock. Gruppi come Sunny Day Real Estate e Texas Is the Reason interpretarono il lato più emo dell’indie rock, un lato più melodico e meno caotico del suo predecessore. La scena “indie-emo” sopravvisse fino alla fine degli anni novanta, quando molte bands appartenenti ad essa si sciolsero o indirizzarono la propria musica verso territori più mainstream.
Come fecero le ultime band indie-emo, anche le nuove leve strizzarono l’occhio al mainstream, creando uno stile musicale che ha introdotto il termine emonella cultura popolare. Se in passato il termine emo era usato per descrivere una grande varietà di band, ai giorni nostri il termine ha assunto un significato ancora più ampio, non necessariamente indicativo di un preciso genere musicale.

Abbigliamento
L’emo è spesso associato ad un certo tipo di moda relativa all’abbigliamento skate. Attualmente, sia i ragazzi che le ragazze usano spesso jeans stretti ed aderenti, hanno una lungafrangia asimmetrica in testa e gli occhi truccati di nero. Sono frequenti t-shirt aderenti raffiguranti le band preferite, cintura con le borchie colorate con tonalità accese, scarpe da skater o in generale scarpe nere, Converse o Vans..
L’abbigliamento emo trae le sue radici dalla scena hardcore punk americana degli anni 80 (proprio dove l’emo in origine era incluso), dove i suoi interpreti seguivano l’abbigliamento skater in stile anni 80, che differentemente da quello più recente, si basava su indumenti tendenzialmente stretti ed aderenti, tatuaggi, magliette corte e capelli corti o rasati, e anzi non vi era traccia della caratteristica frangia. Lo stile emo oggi si è distinto dall’originale sia nel look che nello stile musicale.
La recente moda dei “nuovi” emo ha condizionato le tendenze generali dove oggi questi indumenti sono largamente utilizzati e reperibili nei negozi. Il primo look emo, è quindi riconducibile alla scena hardcore punk/post-hardcore e straight edge anni 80, diversamente da quello più recente, che seppur presenti diversi elementi in comune, ha più affinità con la scena pop punk e melodic hardcore americana riconducibile agli anni 90/00.

Fenomeno attuale e subcultura
Attualmente l’emo è diventato più che altro un fenomeno di tendenza fra i giovani, in particolare fra gli adolescenti, il cui elemento fondamentale è il look, ma che può prendere le caratteristiche di una vera e propria subcultura.
Il fenomeno è diventato talmente diffuso che anche i media più “mainstream” hanno cominciato a parlarne in maniera diffusa.


LETTERA ANONIMA
DI UNA EMO 18enne A SLIDE

SIGNIFICATO DI EMO: il termine Emo, si riferisce ad un genere musicale compreso all’interno del punk rock. Nell’evoluzione più moderna include sonorità di tipo melodiche orientate all’indie rock e all’alternative rock. Il termin Emo venne usato per la prima volta a Washington D.C. In passato Emo veniva usato x descrivere una grande varietà di band, ai giorni nostri il termine, ha assunto un significato più ampio!!! Oggi infatti il significato di Emo è tagliarsi, depressione, essere bisessuali, musica satanica..moda!!!
Non sono un dottore, ma depressione = malattia e nn emo! Usate parole forti, la depressione è una malattia gravissima e voi ci ridete su, prendendo in giro persone normalissime. Chi dice di essere depresso perché è Emo non ha capito nulla!!!
Tagliarsi le vene?? Io sono Emo, se mi tagliassi le vene ora non sarei qui a raccontare e spiegare il vero significato di Emo, ma come minimo sarei in ospedale. Anche qui ragazzini di 14-15 anni che si tagliano perché credono di essere Emo!!! Non sapete nulla...chi si taglia non lo fa perché è Emo ma perché è malato, ha qualche problema!!!!
Quindi smettila di farti del male solo perché credi di essere Emo e perché vuoi seguire una moda che non esiste...che è inventata!!!
Sono arrivati a dire che tutti gli Emo sono bisessuali...
Io rispetto tutti etero, gay, bisessuali e lesbiche, ognuno è libero di amare chi e come vuole...l’importante è amare...cosa k pochi sanno ancora fare!!!
E poi chi lo ha deciso che noi Emo siamo tutti bisessuali?? almeno chi mette in giro queste voci che venga a ribattere, ognuno è libero di essere quello che è!!!
Dicono che ascoltiamo musica satanica...
Noi Emo veniamo respinti per come ci vestiamo non mi sembra di recare scandalo con jeans stretti e aderenti, t-shirt aderente, felpe ,ciuffo, cinture cn borchie colorate...spesso con colori accesi, scarpe da skater es. converse,vans...ecc, trucco nero molto pesante!!! Le persone devono sempre criticare, appena vedono qualcosa che va oltre il loro modo di vedere le cose, partono offese e pregiudizi insensati!!!
Io sono Emo, non mi taglio,cnon sono depressa ,rido, scherzo, esco cn gli amici...frequento bar,locali....ascolto solo musica diversa dalla tua...ma non ti ho mai costretto ad ascoltarla, come non ti ho mai costretto a diventare Emo!!!
Quindi vivi e lascia vivere!!!
Per quanto riguarda il servizio delle Iene....c’erano alternativi, emo, scene queen e scene king tutto un misto. Sono rimasta malissimo appena ho visto certe cose...una generazione che fa schifo...! Certe cose le potete fare a casa vostra non serve che date tutto sto spettacolo! Certo ora credete che quello che avete fatto sia bello, sia da fighi, vi sentite grandi e accettati, ma guardatevi state dando via il meglio di voi stessi la cosa più preziosa di voi e con chi? con persone di cui sapete solo il nome e forse nemmeno quello!!! Quando crescerete, la finta maschera da fighi che vi create durante l’adolescenza, non vi servirà più. Quello che era la dentro per me era solo gioventù bruciata, non emo, alternativi o scene king/queen!!! Loro si etichettano solo per seguire una moda...ma prendono solo i vestiti per il resto non sanno il significato di quello che dicono di essere...perchè EMO non è una moda!!!
Ma di gente k fa così non c’è solo al durex....basta guardare nelle discoteche...gira alcol droga e il vero divertimento in certi posti non lo trovi!!! Preferisco divertirmi con la mia testa...e i problemi vanno affrontati e non vanno nascosti dietro a droga o a super alcolici!!! La vita è già uno schifo non vale la pena rovinarla ancora di più con certa merda!!!
Non sono una santa, bevo pure io qualche bicchiere, ma un bicchiere bevuto in compagnia...succede k esagero pure io ma non arrivo al punto di dare via me stessa perché lo fa l’amica o per farmi accettare o vedere dagli altri x quello che non sono!!!
Con questo spero di aver fatto capire alle persone che se anche noi Emo abbiamo un modo di pensare “diverso” , un modo di vestire “strano”, se andiamo truccati pesanti, se ascoltiamo musica “diversa”, abbiamo un cuore, sentimenti ed emozioni...e le vostre critiche ci fanno morire perché non siamo diversi da voi siamo sempre delle persone!!! E il nostro modo di vivere non deve essere criticato ma rispettato! Siamo stanchi di essere criticati per quello che non siamo!!! Non se ne può più di aver paura di uscire di casa perché veniamo picchiati e derisi solo per il trucco o per un ciuffo!!!
Aprite gli occhi che da un Poser a un Emo la differenza c’è!!!