Squilla
il telefono e Mario Biondi risponde:
"
This is what you are".
Chiacchierata prima del grande successo del cantante catanese al Rendano di Cosenza
Chiacchierata prima del grande successo del cantante catanese al Rendano di Cosenza
di
Marcello Romanelli – Slide Cosenza
ll Barry White italiano risponde al telefono così: "Pronto, simu pronti e accussi accusi…". Spiazzati. Con il suo vocione Mario Biondi si diverte ad imitare il dialetto calabrese ed è pronto "per far saltare in aria il vostro Rendano".
Su
facebook ci sono mille richieste di domande e tutti ricordano con
piacere il concerto di quest'estate fatto ad Acri: "Mi
sono veramente divertito in quella serata".
Una chiacchierata al volo con il Mario nazionale prima del concerto
che ha registrato il tutto esaurito. Non si trova più un posto da
una settimana, l'organizzatore Roberto Iacobino è uno dei pochi che
riesce a riempire sempre il Rendano e Biondi se la ride: "E'
accusi!!".
Ritorniamo un attimo seri. Il registratore è aperto, le domande e le
curiosità sono tante e Mario Biondi non si tira indietro: "Pronto!".
A che punto è la vita artistica del giovane talento catanese?
Grazie
del giovane, troppo buono. E' un momento buono sono in salute e in
crescita. Sto lavorando ad un nuovo progetto con il gruppo britannico
degli Incognito e sono molto contento del lavoro fatto fin qui.
Una data di uscita del nuovo album?
Senza
fretta. Voglio fare una cosa fatta bene.
Il concerto in teatro. Il tipo di spettacolo che propone Biondi qual'è?
Uno
spettacolo molto intimo. In teatro prediligo il contatto con il
pubblico diretto e vi assicuro che è un piacere, anche perché,
siamo reduci da tour europeo che mi ha dato grandi soddisfazioni.
Nei tuoi spettacoli c'è anche una sorpresa, vero?
E'
mio fratello. Si chiama Stefano ha 22 anni e lo sto portando sul
palco con me...
Nell'ultimo
album "Due" c'è l'incontro con 20 artisti di talento che
provengono dalla scena soul e jazz italiana e internazionale, cosa
pensi dei talent show?
Tutto
il bene possibile. I giovani di adesso hanno questa possibilità che
è quella di misurarsi con altri artisti e confrontarsi con loro.
Ai
tempi di Mario Biondi giovane?
Forse
ho cantato in più locali, ma anche io ho avuto la possibilità di
salire e cantare in vetrine importanti eppure non esistevano i talent
show.
C'è
stato un momento nella tua carriera che hai detto a te stesso… è
fatta?
Sicuramente
il successo di "This is what you are" mi ha dato una carica
impressionante. Chiedevo, ma possibile? Si, in testa. Primo nelle
vendite, primo nelle radio, uno sballo!.
Come
è nato quel successo?
E'
stato un momento mio particolare con un modo scanzonato di fare
musica. A quel pezzo io non avrei dato più di un centesimo. Ebbene
si, non avevo capito nulla.
Finito Sanremo si spengono i riflettori sul palco, cosa resta?
Una
programma televisivo fatto bene, anche se avrei dato più spazio alla
musica". Sanremo giovani? " Preferisco i talent show. Non
ho ben capito quest'anno la scelta di facebook.
Tra i tanti artisti con cui hai collaborato manca un nome?
Manca
proprio Lucio Dalla e di questo sono molto dispiaciuto. Lucio l'avevo
incontrato a Roma un mese fa mi sarebbe piaciuto tanto collaborare
con quel piccolo grande uomo.
Mario Biondi un sogno da realizzare ancora?
L'ho
già realizzato. In questo nuovo progetto: ho cantato con il mio mito
che seguivo da giovane. Si chiama All Jarreau ed è il leader degli
Incognito.
Dopo
la telefonata arriva l'incontro al ridotto del Rendano. L'assaggio
dei prodotti tipici con l'assessore regionale Trematerra, il brindisi
con un bel bicchier di vino rosso e… This is what you are…