Il ritorno di Dario Argento con Dracula Intervista esclusiva a Claudio Simonetti


Il ritorno di Dario Argento con
Dracula
Intervista esclusiva a Claudio Simonetti
di Raffaele Meale - Radiocinema.it per Slide

Dopo la presentazione in anteprima mondiale al Festival di Cannes nel maggio del 2012, dove era inserito tra le proiezioni fuori concorso di mezzanotte, Dracula 3D di Dario Argento si appresta ad approdare nelle sale italiane: verrà infatti distribuito dalla Bolero Film a partire dal 22 novembre. Il film vede il maestro del cinema del terrore italiano degli ultimi quarant'anni alle prese con il mostro per antonomasia dell'immaginario incubale, il non-morto succhiatore di sangue: ad accompagnare Argento alcuni dei suoi più fidi collaboratori, tra i quali ovviamente Claudio Simonetti, autore della colonna sonora e presente nelle pellicole del regista nelle vesti di compositore fin dai tempi di Profondo rosso, all'epoca insieme alla prog-band Goblin.

D: Claudio Simonetti, tu che sei un collaboratore storico di Dario Argento, cosa ci puoi raccontare di questa nuova esperienza cinematografica con Dracula 3D?

R. Innanzitutto posso dire che Dracula è il quattordicesimo film che faccio con Dario Argento. Da Profondo rosso a oggi abbiamo fatto una bella strada insieme, c'è sempre stato un legame tra noi in grado di unirci sia da un punto di vista professionale che umano. Dracula è stata un'esperienza nuova e bella, anche perché io sono sempre stato un grande amante delle storie di vampiri, fin da quando ero ragazzino e andavo a vedere i film della Hammer con Christopher Lee. Speravo di riuscire un giorno a lavorare su un film di questo tipo, e per me avercela fatta insieme a Dario è stata una grandissima soddisfazione. Il film si svolge alla fine dell'Ottocento, quindi la musica l'ho mantenuta su uno stile molto classico, pur inserendovi suoni particolari che possono essere ricondotti al mio approccio musicale. Si tratta tra l'altro del primo horror italiano girato in 3D, utilizzando una nuova tecnica tridimensionale molto suggestiva: la fotografia è di Luciano Tovoli, che a sua volta torna a lavorare con Dario dopo aver collaborato a creare la splendida atmosfera di Suspiria e di Tenebre.

D: Che tipo di atmosfera volevate rievocare con questa rivisitazione di Dracula?

R: Mah, fin da quando abbiamo iniziato a parlare con Dario del film ci è parso chiaro che la colonna sonora dovesse rievocare le timbriche di un certo tipo di produzione degli anni Cinquanta e Sessanta, tant'è che ho rispolverato uno degli strumenti elettronici più antichi che esistano, ovvero il theremin, inventato nel 1919. Uno strumento particolare, dotato di un'antenna e che si suona sfruttando le onde generate dagli oscillatori. È stato usato in moltissime colonne sonore: quando si sente quel fischio caratteristico vuol dire che si ha a che fare con un theremin. Io sono riuscito a utilizzarlo tra mille difficoltà, perché non è facile gestire l'intonazione, ed è uno dei tratti caratteristici della colonna sonora insieme a un violino solista suonato da Gabrielle Lester, una nota musicista che lavora anche con Michael Nyman, importante per dare quel tocco di suono balcanico che permettesse alla colonna sonora di sembrare “transilvanica”, se così si può dire. L'unica cosa che ho voluto fare per dare un tocco gotico e rock è stato inserire sui titoli di coda finali un brano goth-rock cantato che si intitola “Kiss Me, Dracula” ed è eseguito dalla mia band, i Simonetti Project, e cantato dalla nostra nuova voce Silvia Specchio. Di questa canzone ci sarà anche una versione radiofonica, ed è l'unico elemento che si discosta in maniera netta dal resto della colonna sonora. Per il resto ho lavorato con un'orchestra fantastica da agosto 2011 fino a marzo 2012.

D: Che tipo di Dracula è questo di Dario Argento?

R: È un Dracula romantico, perché anche qui c'è una storia d'amore molto bella. Dario non ha calcato la mano sullo splatter ma ha voluto ricreare questa storia d'amore, anche se molto bizzarra, fra il vampiro e la moglie di Jonathan Harker. Quando Dario mi ha dato la sceneggiatura ho voluto rileggere il libro di Bram Stoker, che avevo già letto da ragazzo, e l'ho trovato veramente straordinario, non me lo ricordavo così bello: mi è piaciuto al punto che sono riuscito a convincere il mio distributore di dischi e lavoreremo a una versione speciale della colonna sonora di Dracula, con la copertina in 3D e in allegato il romanzo di Bram Stoker.

D: Quindi è stato un adattamento fedele?

R: No, Dario ha cambiato parecchie cose, come aveva già fatto Francis Ford Coppola. In realtà nel romanzo non esiste una storia d'amore, anzi Dracula è un personaggio infimo e senza sentimenti: però, facendo delle ricerche, ho scoperto che in realtà Bram Stoker aveva scritto un libro prima di Dracula che si chiamava L'ospite di Dracula ed era un mini-racconto che parlava invece della storia d'amore del vampiro, che è poi stata riportata nei film. Solo che all'editore non piacque questa idea e gli disse “no, devi scrivere un libro tremendo, trucido” e Stoker allora abbandonò l'idea de L'ospite di Dracula e scrisse Dracula, togliendo tutta la componente romantica. Questa è stata poi reinserita da vari registi, fin dai tempi dei film con Christopher Lee dove c'era sempre Dracula che si innamorava...

scheda

Titolo originale: Dracula 3D
Regia: Dario Argento
Sceneggiatura: Dario Argento, Enrique Cerezo, Stefano Piani, Antonio Tentori
Fotografia: Luciano Tovoli
Montaggio: Marshall Harvey, Daniele Campelli
Musica: Claudio Simonetti
Cast: Thomas Kretschmann (Dracula), Rutger Hauer (Van Helsing), Marta Gastini (Mina Murray), Unax Ugalde (Jonathan Harker), Asia Argento (Lucy Westenra), Morgane Slemp (Inga), Miriam Giovanelli (Tanja), Augusto Zucchi (Andrej), Maria Cristina Heller (Jarmila), Giuseppe Lo Console (Zoran), Giovanni Franzoni (Renfield)
Anno: 2012
Durata: 106′
Origine: Italia, Francia, Spagna
Genere: horror
Produzione: Enrique Cerezo Producciones Cinematográficas S.A., Film Export Group, Les Films de l'Astre
Distribuzione: Bolero Film
Data di uscita: 22 novembre 2012

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Trama: Jonathan Harker è in in viaggio dall'Inghilterra verso il castello del Conte Dracula. Lo scopo della sua missione è catalogare la grande libreria di Dracula. Ben presto Harker scopre di essere diventato un prigioniero del castello. Una notte, mentre cerca di fuggire dalla dimora, l'uomo rimane vittima dell'incantesimo di tre splendide donne vampiro, le mogli di Dracula, ma viene salvato dal Conte stesso, che ha interesse affinché lui sopravviva, e riesce infine a scappare. Dracula comincia a perseguitare la fidanzata di Harker, Wilhelmina "Mina" Murray e la sua amica Lucy Westenra...


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Biografia:
Claudio Simonetti nasce a San Paolo del Brasile il 19 febbraio 1952, figlio di Enrico Simonetti, maestro di pianoforte trasferitosi in Sud America dopo la Seconda Guerra Mondiale e tornato in Italia solo nel 1961. A Roma Claudio si diploma al Conservatorio di Santa Cecilia.
Dopo l'esordio nella misconosciuta beat-band Marco & Gli Eremiti, con i quali firma un 45 giri, Simonetti contribuisce a fondare il gruppo Il Ritratto di Dorian Gray: è poi la volta, nel 1974, degli Oliver, che cambieranno nome in Goblin durante la registrazione della colonna sonora di Profondo rosso (creata partendo anche da alcune illuminate composizioni del pianista jazz Giorgio Gaslini). Il nuovo nome è infatti molto più consono alle timbriche oscure dei film diretti da Dario Argento. Con il regista romano Simonetti firma quattordici colonne sonore, di cui quattro come Goblin e altre dieci in qualità di solista: gli score di Profondo rosso, Suspiria, Tenebre, Phenomena e Opera sono destinati a entrare nell'immaginario collettivo di tutti gli amanti del brivido, e sono contraddistinti da un approccio classico che digrada fino a sconfinare nel rock, nel goth, nel prog e nel metal. Oltre alla collaborazione con Argento, Simonetti lavorerà con un altro maestro dell'horror, George A. Romero, per le colonne sonore di Martin e Dawn of the Dead. Attualmente suona con i Simonetti Project, la versione aggiornata dei Daemonia, band prog-rock cui Claudio diede i natali nel 1999.