Bulgaria, città delle rose. Alla scoperta delle tradizioni, dei costumi e dei luoghi da visitare

di Alessandra Mura - Slide

Pensate che la Bulgaria sia un paese così lontano dal nostro? Sbagliate. L’Italia e la Bulgaria hanno tantissime cose in comune che ora scopriremo insieme. Dalle tradizioni al modo di parlare e di gesticolare. Siamo simili in usi e costumi, e anche la lingua per quanto diversa, ha una grammatica difficilissima. Imparare il bulgaro è un ‘impresa, così come imparare l’italiano per un bulgaro. L’attaccamento al territorio e alla propria storia è forte, così come alle tradizioni musicali. La canzone popolare “Izel ye Delyo Haydutin”ad esempio  è uno dei pezzi che vengono registrati nello spazio profondo con le sonde spaziali Voyager1 e Voyager2. L’intento è quello di entrare in contatto con forme di vita extraterrestre.



Pensate un po’ quanto sono creativi! I bulgari hanno una caratteristica un po’ strana. Amano molto la natura, tuttavia preferiscono vivere in città. Prima di vedere insieme le caratteristiche più conosciute di questo paese e le cose che attraggono di meno, iniziamo col dirvi che in Bulgaria ci sono 7 milioni e mezzo di abitanti, su 28 province. Il territorio è poco esteso, pensate, è più o meno un terzo di quello italiano. E’ molto caratteristico, tradizionale, unico nel suo genere. Oggi la Bulagaria è vista di buon occhio soprattutto da chi ha un ‘azienda e lavora nell’intero territorio europeo. Su 196 nazioni del mondo, la Bulgaria è 27esima come tassazione più bassa. All’interno dell’Unione Europea ha l’imposizione fiscale più bassa in assoluto. L’iva è al 20% e il costo della vita è molto contenuto. Anche sotto questo aspetto la Bulgaria detiene un record all’interno della Unione Europea: ha il costo della vita più basso. Infatti tantissimi pensionati decidono di trasferirsi in Bulgaria per trascorrere la “terza età” . Anche con un pensione alla fame, se in Italia fai fatica a sopravvivere, in Bulgaria vivi dignitosamente. E se vogliamo dirla in termini pratici, pensate che mediamente in Italia noi spendiamo intorno ai 100 euro al mese per vivere, in Bulgaria se ne spendono meno della metà, circa 480.  Anche sotto l’aspetto sanitario, ci sono dei dati significativi che riguardano le malattie infettive.  La sanità non è gestita come in Italia e nonostante il sistema nazionale sia molto inferiore al nostro, ci sono dei dati inconfutabili che mostrano un paese molto pulito e controllato. La Bulgaria ha il tasso malattie da Hiv più basso dei paesi all’interno dell’Unione Europea, dopo Slovenia, Croazia, Slovacchia e Repubblica Ceca. Da segnalare ancora il sistema idrico e la rete di acqua potabile. Ci sono paesi confinanti (come la Romania) dove solo l’89% della popolazione può usufruire direttamente di acqua potabile. Secondo i dati ONU, la Bulgaria, come i migliori paesi europei, dispone di un’ottima rete di acquedotti che distribuiscono acqua potabile all’intera popolazione.
Un piccolo Paese come la Bulgaria che occupa solo il 2% della superficie dell’Europa, ma con la più vasta area di coltivazione delle rose rispetto ai paesi limitrofi, può essere chiamato il “Paese delle rose”. Ci sono distese immense di roseti, campi che si perdono nell’orizzonte, fiori rari e bellissimi che profumano i campi a perdita d’occhio. Ogni anno viene realizzato il Festival delle rose, ed è molto seguito soprattutto nella Valle tra Karlovo e Kazanlak , dove il viaggiatore percorre quei 70 km nel mondo delle rose.  Purtroppo questa particolarità non è molto pubblicizzata e chi va in Bulgaria rischia di farsi sopraffare dalle architetture locali e dalla vita di Sofia senza rendersi conto della bellezza e delle distese di fiori.  La città più famosa della Bulgaria è Sofia. Sofia è abbastanza piccola e molto graziosa.  Tutte le cose più interessanti sono al centro della città e per visitarla, senza soffermarvi nei musei, ci mettete un solo giorno. In realtà se volete respirare un po di storia della Bulgaria dovete dare uno sguardo ai monumenti alle chiese e ai musei. La capitale è ricchissima di musei. Non hanno certo l’imponenza e la maestosità di musei come il Louvre a Parigi ma sono tipici e caratteristici della tradizione Bulgara. Fuori dalla città meritano sicuramente una visita la chiesa di Boyana e il monastero di Rila, entrambi siti dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'umanità. L’icona identificativa della città è la cattedrale ortodossa di Sofia intitolata ad Alexander Nevski. Costruita in stile neo-bizantino tra il 1882 e il 1912 era originariamente dedicata ai santi Cirillo e Metodio. Nel 1924 venne ribattezzata in ricordo di Alexander Nevski, eroe nazionale russo. Una chiesa, si differenzia da tutte ed è la più interessante: quella di Santa Sofia. L’origine del nome della città deriva appunto da questa antica chiesa. Anticamente sorgevano luoghi di culto già in epoca tracia e poi romana, e quando nel VI secolo d.C. sotto l'imperatore bizantino Giustiniano I venne edificata la prima costruzione con pianta a croce da cui la chiesa attuale deriva. In Bulgaria sono 9 i siti nella lista Unesco dei luoghi patrimonio dell'umanità. Sono tutti molto interessanti, hanno un valore storico e culturale dichiarato e convalidato nei secoli. Ma quelli che vi voglio segnalare non ve li potete perdere. Iniziamo dalla città antica di Nasebar. L'antica città si Nesebar (o Nessebar) si trova pochi chilometri a sud da Sunny beach e sorge sulle sponde del Mar Nero nella regione di Burgas. Fu fondata dai Greci nel 510 a.C. su un preesistente insediamento tracio su un'isola vicina alla costa, che nel tempo è stata collegata alla terraferma mediante un istmo artificiale. Dovete arrivare sin laggiù per capire l’atmosfera che si respira, magica e surreale.  Considerato di grande valore culturale il sito conosciuto come il cavaliere di Madara (Madara Rider) dove troverete un bassorilievo di un cavaliere che infilza un leone, particolare per il fatto che è stato scolpito nel 710 d.C. in una grande parete rocciosa di un centinaio di metri e il disegno è a 23 metri dal suolo.  A circa 70 km ovest da Varna c'è una piccola chiesa medievale che sorge in un sobborgo di Sofia. Ci potete arrivare anche in taxi, con 5 euro in tasca. E’ molto rinomata per il ciclo di affreschi, di particolare realismo espressivo, dipinti alla fine del quattrocento, dunque prima dell’inizio ufficiale del rinascimento che in Italia ha visto protagonista Michelangelo Buonarroti. Ivanovo, per quanto sia attualmente un sito in rovina, era un vasto complesso di chiese ed ambienti scavati nella roccia che venne abitato dai monaci dal XIV al XVII secolo, e che al massimo del suo splendore contava circa 40 chiese e 300 edifici. La maggior parte delle chiese erano affrescate e decorate maestosamente. Il parco nazionale del Pirin nella catena montuosa del Pirin, , a circa 200 km a sud di Sofia si trova nel sud ovest della Bulgaria, vicino alla città di Bansko.. E un posto meraviglioso. Potete vedere paesaggi alpini, camminare nei boschi fitti e incantati, ammirare laghetti di montagna vicino ai quali sono state costruite baite di ristoro. E' una piccola riserva naturale nella zona nord-orientale della Bulgaria, attorno al lago di Srebarna, lungo le rotte migratorie della via Pontica. Se pratichi birdwatching è il posto ideale per voi. Kazanlăk e' una tomba trace risalente al IV sec. a.C. costituita da uno stretto corridoio a volta trapezoidale che immette in una camera funeraria rotonda. E' un luogo sicuramente interessante dal punto di vista storico e artistico, ma visto che viene di strada andando a Varna da Sofia, lo puoi visitare proseguendo su quella rotta. Un altro sito molto visitato è la tomba trace di Sveštari. Di particolare rilievo la decorazione che si staglia in una fila di cariatidi in ottimo stato di conservazione. La tomba si trova circa 125 km ad ovest di Varna e risale al III secolo d. c. Chiunque sia appassionato d’arte non può perdersi queste tappe. Qualsiasi periodo dell’anno è magico e può essere l’occasione per vivere la storia e la magia della Bulgaria.