Lettera del Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Cosenza

Nuovo giro, nuova corsa, nuovo sindaco.
Architetti e “Cosenza, Città Ideale”
Lettera del Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Cosenza
Stemma provincia di Cosenza
a cura di Francesco Principe - Slide Cosenza

Siamo presenti, impegnati a collaborare e pensare, come già cinque anni fa, per poi concretizzare un progetto che migliori la qualità della vita della nostra Città.
Noi Architetti, nei cinque anni trascorsi, abbiamo offerto il nostro pensiero all’interno del dibattito cittadino, molte volte rompendo il silenzio di una Città stanca, abbandonata nell’oblio. Tanti sono stati gli articoli pubblicati sui quotidiani locali a sostegno della rivitalizzazione della Città. Tanti sono stati i documenti inviati all’Amministrazione comunale per sostenere il dialogo competitivo di cui avevamo parlato nel nostro documento programmatico, consegnato ai canditati a sindaco del precedente mandato. Non abbiamo mai avuto risposte ne’ agli articoli, ne’ ai documenti. Sempre e costantemente ignorati, gli Architetti cosentini, a differenza di quanto accade in altre città, dove gli Architetti sono interlocutori privilegiati. Questo non ci è piaciuto, noi rivendichiamo il ruolo di portatori di un interesse collettivo, quello di Cosenza, la Città per la quale abbiamo speso tanto in termini di idee e proposte a partire dall’epoca di Giacomo Mancini.
Oggi ritorniamo a proporci, sperando, questa volta, di essere ascoltati. Le nostre idee sono state rimodulate, il trascorrere del tempo lo impone, abbiamo preparato il nuovo documento da trasferire alla Città ed ai canditati a Sindaco, documento che in sintesi esprime tutto l’amore che nutriamo per Cosenza.
Cosenza è la Città dei due fiumi e dei sette colli, Cosenza è la città di Alarico e di Telesio, Cosenza è la storia nella storia, Cosenza è la “Città bella” fino agli anni ’50, Cosenza è la città senza anima negli anni a seguire, all’interno della quale vediamo solo il caos, punto di non ritorno rispetto ad occasioni ormai perdute.
Il nuovo Sindaco dovrà fondare la sua azione partendo dalla risoluzione delle criticità di questi presupposti, dovrà guardare al futuro partendo dal passato e dalle identità storiche e contemporanee.
Dovrà progettare e realizzare la Cosenza sostenibile, la Cosenza attrattiva, la Cosenza città d’arte, la Cosenza che dia fiducia e futuro ai giovani. Dovrà progettare e realizzare anche i progetti immateriali a sostegno della cultura, dell’accoglienza, dell’integrazione, della socializzazione, anche a sostegno dell’effimero. In uno dovrà progettare e realizzare “Cosenza, Città Ideale”.
Sul nostro periodico “Informa Ordine Architetti” di gennaio scorso abbiamo scritto: “Noi auspichiamo un sindaco giovane, esperto di città, che contenga il consumo del territorio, che punti alla riqualificazione dei quartieri degradati e che sia capace di valorizzare la memoria storica di Cosenza”.
A tal proposito, il nostro incoraggiamento va all’arch. Mario Occhiuto, presidente degli Architetti di Cosenza e candidato a Sindaco della Città, con il quale abbiamo condiviso l’affermazione della nostra categoria e con il quale abbiamo iniziato il percorso d’amore che ci lega alla Città.
Diventasse Sindaco, Occhiuto sarebbe il primo architetto a guidare la Città che dal 1860 ad oggi ha visto nel ruolo di primo cittadino avvocati (ben 24), dottori, cavalieri, ingegneri e altri.