Intervista a Edoardo De Angelis - Radio Cinema per Slide


Mozzarella Stories
Intervista a Edoardo De Angelis
di Emanuele Rauco / Radio Cinema



L'esordio di Edoardo De Angelis, noto per alcuni cortometraggi, ha una doppia responsabilità dalla sua: arrivare diretta al Controcampo italiano, la sezione della Mostra del Cinema di Venezia dedicata alle tendenze del cinema italiano, e bissare il successo di Basilicata Coast to Coast sul fronte della commedia “regionale”. Almeno questa è l'ambizione della Eagle Pictures che, come il film di Papaleo (anch'esso un esordio), produrrà questa “commedia malavitosa a base di caglio, country campano, canzoni neo-melodiche, bufale e gustose cineserie”.
Un film dal risvolto comico dove si muovono personaggi eccentrici e “coloriti” sullo sfondo di una guerra di mercato tra produttori italiani e cinesi di oro bianco: la squisita mozzarella di bufala. Di fronte al rischio concreto di finire rovinato, la reazione di Ciccio 2 (Giampaolo Fabrizio) scatena una serie di eventi con cui dovranno fare i conti sua figlia Sofia (Luisa Ranieri), una donna affascinante e carismatica, il cantante confidenziale Angelo Tatangelo (Massimiliano Gallo), nonché la sua vecchia partner e amore mai dimenticato Autilia “Jazz – Mood” (Aida Turturro) e un ex campione di pallanuoto (Goran Danicic). All'orizzonte si stagliano le complicate pretese dell'inquietante Mastu Pascale, la violenza letale di Gravinio (Tony Laudadio) e la follia melodrammatica di Gigino a' Purpetta (Giovanni Esposito). Nel momento più difficile, però, il lucido Ragioniere (Andrea Renzi) offrirà una serie di ottimi consigli.
Più che all'on the road picaresco di Basilicata Coast to Coast, De Angelis pare guardare alle radici “mitiche” della sua terra, quel misto di modernità imprenditoriale e antichità gastronomica con la camorra – mai nominata, sempre sottintesa – a fare da fiume carsico. A Riccione, durante le Giornate Professionali del Cinema, abbiamo incontrato il regista Edoardo De Angelis e gli abbiamo fatto qualche domande su Mozzarella Stories, in uscita il 23 settembre.

E' un film particolare, una saga familiare e criminale con la mozzarella al centro di tutto.
Come dice il manifesto, è una commedia malavitosa a base di caglio, un film che nasce in tempo di crisi e racconta le gesta di una serie di personaggi che cercano l'antidoto alla propria crisi. Qualcuno ci riesce, qualcun altro no, qualcuno alla fine sopravvive, qualcun altro soccombe.

Com'è nata l'idea di mettere al centro di una storia del genere la mozzarella di bufala?
La mozzarella di bufala è il simbolo più forte della città in cui sono nato, Caserta, ma non è un simbolo vuoto, un mero prodotto alimentare, è l'oro bianco attorno al quale si fonda un'economia grande. Non è solo qualcosa che si mangia, ma anche che si racconta, come le vite che vi ruotano attorno, quelle di decine di personaggi che ho visto durante la mia adolescenza.

Quali sono le tue principali fonti d'ispirazione cinematografica?
Non ci sono registi particolari a cui mi sono ispirato, anche perché ho l'obiettivo di fare una proposta cinematografica particolare, nuova e unica. Posso però dire che per me Emir Kusturica è sicuramente un maestro, ed è un onore che abbia partecipato alla produzione del film, dando linfa a un progetto complesso e non brevissimo, del quale hanno fatto parte la Eagle Pictures di Lombardo e Ben Ammar, la Bavaria Films e la CSC Productions, la nuova casa nata dalla fondazione del Centro Sperimentale di Cinematografia.