Meteo assassino

I fenomeni climatici estremi e i disastri naturali sono costantemente in aumento.Perché? Colpa dell’uomo e dell’inquinamento ambientale da lui alimentato?Studiosi ed esperti promuovono diverse teorie, una cosa comunque è certa i mutamenti climatici sono da considerarsi meteoropatici!




Il 2012 si sta avvicinando e i cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo non fanno pensare affatto in positivo. Il 21 dicembre 2012 dovrebbe terminare uno dei cicli del calendario Maya e, secondo una profezia, sarà la data in cui finirà il mondo.
Sarà vero? Anche se sicuramente ciò non avverrà, a tal proposito si sono espressi siti web, libri e documentari televisivi, anche perché si sta accentuando la frequenza con cui accadono determinati eventi e questo fa temere che forse la profezia dei Maya si possa avverare.      Fino ad ora, nel 2011 i disastri climatici hanno causato la morte di oltre 2 milioni di persone nel mondo, e visto l’intensificarsi di questi fenomeni temo che la cifra sia destinata ad aumentare.


Ore 16:53:09 
16 luglio 2011 Shaanxi
CNN; le acque continuano a mietere vittime nella Cina colpita da una catastrofica inondazione: i bilancio sono stati purtroppo aggiornati potando a 57 il numero delle vittime e a 29 quello dei dispersi.               Si pensa ora a salvaguardare i sopravvissuti e così 1,21 milioni di abitanti sono stati costretti a lasciare le loro case per spostarsi verso zone più sicure.
Passa l’estate………………
Ore 09:03:00 
04/09/2011 Sichuan
Dal primo settembre in Cina sono morte 57 persone e 29 sono ancora disperse a causa delle alluvioni e delle frane causate dalle piogge. Più di un milione di persone sono state evacuate. Le autorità hanno detto che le piogge hanno riguardato in qualche modo 12,3 milioni di persone nella provincia sud-occidentale di Sichuan e in quelle centrali di Henan e di Shaanxi. Più di 120.000 case sono crollate e il raccolto in molti casi è stato distrutto: secondo le autorità il danno economico si aggira attorno ai 2,7 miliardi di dollari e la situazione non sembra ancora in via di miglioramento.
Ore 13:04:25 
04/09/2011 Czepielowice
Nella cittadina di Czepielowice in Polonia sono caduti chicchi grandi come palline da golf che hanno seriamente danneggiato decine di case. Anche i vigili del fuoco sono al lavoro per riparare i tetti, che sembrano crivellati da colpi di fucile.
Ore 22:34:25 
10/10/2011 Yanikdag
Tre morti e almeno sei dispersi. E’ il bilancio delle violente inondazioni sulle coste meridionali e occidentali della Turchia. Le squadre di soccorso hanno trovato il corpo di due donne e un uomo. Nella provincia di Antalya le autorità hanno disposto la chiusura delle scuole. A Yanikdag, nell’ovest del paese, le frane hanno fatto crollare quattro case.
Ore 13:47:01 
05/10/2011 Honduras
Anche l'America Centrale non è risparmiata dalle inondazioni. In Honduras, le autorità hanno esteso l'allerta in 12 dipartimenti a causa delle forti piogge in corso che hanno provocato la morte di 27 persone.
Centinaia di case hanno subito gravi danni, come gravi i danni all'agricoltura a causa delle esondazioni di fiumi e torrenti.
Ore 12:15:09 
15/10/2011 Bangkok
I soccorritori rafforzano le protezioni intorno a Bangkok, per salvare la capitale dalle peggiori alluvioni degli ultimi cinquant’anni in Thailandia. Il governo rassicura i circa 12 milioni di abitanti della città sul fatto che saranno risparmiati dalle pesanti inondazioni che hanno devastato un terzo del Paese, facendo circa 300 morti da luglio.                                                                                     Nella parte settentrionale di Bangkok il livello dell’acqua ha già raggiunto gli ottanta centimetri e la minaccia incombe. Per la Thailandia, i danni provocati dalle abbondanti piogge di questi ultimi mesi ammontano già a oltre due miliardi di euro e le autorità cercano di fare il possibile per risparmiare Bangkok , il cuore commerciale del Paese.
Ore 12:15:09 
20/10/2011 Roma
1 morto affogato nello scantinato di casa e ingenti danni sono stati causati dall’alluvione che ha investito la capitale alle prime luci dell’alba. In città sono caduti in poche ore oltre 7mila fulmini. Sulla rete ferroviaria le conseguenze sono state pesantissime. I treni hanno accusato un ritardo di anche di 45 minuti. La nuova stazione Tiburtina si è allagata.


25/10/2011 Monterosso, Cinque Terre
Ancora pioggia sul ponente della Liguria; la popolazione è in fuga terrorizzata dopo essere stati praticamente investiti da una bomba d’acqua. Da tutta l’Italia volontari sono arrivati in soccorso alla popolazione, che è inerme e sotto schock e che dopo avere perso tutto è stata evacuata e dirottata in diverse località della Liguria.
Ore 10:15:09 
04/11/2011 Genova
Alluvione a Genova, sale a sette il numero delle vittime tra cui due sorelline una di 11 mesi e una di 8 anni e della loro mamma tutte travolte dalla furia delle acque del torrente Ferreggiano.
Questi alcuni degli episodi mondiali più significativi e noti che hanno calcato le pagine di cronaca degli ultimi mesi, descrivendo scenari apocalittici e disastri immani.
In Italia, gli eventi alluvionali e le frane con tragiche conseguenze hanno sicuramente caratterizzato gli ultimi decenni. Si può dare qualcosa per limitarne i danni o sta accadendo qualche mutamento straordinario legato ai fattori ambientali?
In realtà, il clima entra solo in maniera molto marginale nella questione, anche se in futuro si prevede che la probabilità di eventi simili sarà sempre più alta, a causa dell’innalzamento delle temperature . Dagli anni ‘ 50 ad oggi, è cambiato in maniera considerevole il territorio: negli anni ’60 l’urbanizzazione interessava poco più dell’1% del territorio, mentre oggi siamo prossimi al 10%. L’esagerata espansione urbanistica degli ultimi vent’anni ha portato al cosiddetto sprawl urbano, cioè a una dispersione di una miriade di abitazioni, mischiate ai capannoni, strade, parcheggi, supermercati, centri commerciali, rotonde. Questa nuova conformazione del territorio insieme al diffuso abuso edilizio, specie nel “Belpaese”, accresce enormemente la vulnerabilità a sta di fatto che oggi quasi la metà degli italiani vive in zone a rischio medio-alto. ( e spesso neppure se lo immagina)
Inoltre, bisognerebbe avere il coraggio di smettere di costruire nei luoghi dove è la natura a ‘comandare’. Esistono delle carte che descrivono le fasce a rischio dei fiumi, ma nessuno è disposto ad accettare che la linea di demarcazione passi proprio sul proprio terreno, perché gli fa perdere di valore. Questa è la constatazione del fallimento culturale di un popolo che se conoscesse e amasse il suo paese non ne vorrebbe la distruzione, ma comprendendone le eredità socio-storiche, si prodigherebbe per un progetto di vita futura lontana dalla pura personale speculazione.
Per farsi un’idea del fenomeno, vi consiglio di vedere un film-documentario gratuito su Internet, intitolato Il suolo minacciato. La pellicola prodotta da Legambiente Parma e in concorso al festival Cinemambiente 2010, mette in evidenza come l’espansione edilizia e delle infrastrutture sta rubando troppi ettari di suolo un tempo dedicati all’agricoltura. Il film grazie agli interventi di esperti meteorologi e agro-alimentari e ambientali, analizza cause e costi del problema e propone modelli alternativi di sviluppo urbano, illustrando l’ esperienza di altri paesi europei e di alcuni, “pochi” comuni italiani virtuosi.
Christie Berlini Neuhaus