"Lottare per vincere"

"Lottare per vincere"

Gentile Dottore, ho aderito all'invito dei Nefrologi in occasione della Giornata Mondiale del Rene: oltre alla misurazione della pressione e all'esame delle urine vorrei sapere se devo fare altri accertamenti ed eventualmente quali?

Molto bene sig. Andrea, è proprio nel mese di marzo, e più precisamente il giorno 10, che si è celebrata la VI Giornata Mondiale del Rene ed i Nefrologi hanno visitato molte persone in tanti Centri di Nefrologia, per l'occasione aperti.
Due gli slogan della giornata "Lottare per vincere" e "Stanno bene i tuoi reni?” e “ Controlla se sei a rischio" non solo per un danno renale ma, altresì essendo correlate, per le malattie cardiovascolari.
E' senza ombra di dubbio che aderire, come ha fatto Lei, a queste iniziative anche se si pensa di godere di buona salute è segno di intelligenza e lungimiranza, ma sopratutto lo è se si superano i 60-65 anni di età, se si è diabetici e ipertesi, se si è fumatori, se si è affetti da malattie cardiache e vascolari o se abbiamo usato farmaci dannosi per il rene quali gli antiinfiammatori, ed ancora se in famiglia c'è qualcuno che ha malattie renali o se noi stessi ne abbiamo sofferto, quali calcoli e infezioni.
"Proteggete i vostri reni e salvate il vostro cuore", dicono i Nefrologi quando trattano di un tema piuttosto discusso: vale la pena di estendere tali accertamenti a tutta la popolazione? La risposta non può che essere "si".
Innanzitutto, come per tutte le malattie per cui la popolazione può essere sottoposta a screening come per i tumori, vale la considerazione che l'anticipazione diagnostica ha come conseguenza spesso una cura migliore ma anche a volte una cura possibile.
Uno strumento importante è l'informazione, una corretta informazione; in alcune persone già la misurazione della pressione arteriosa è fonte di preoccupazione: si potrebbe affermare che è comunque meglio creare preoccupazione, ancorché iniziale, che arrivare a essere sottoposti a dialisi o ad un evento cardiovascolare successivo. Spesso un'ipertensione arteriosa misconosciuta grazie allo screening può essere diagnosticata con sicuri benefici per il paziente.
Per rispondere in ultimo al quesito da Lei proposto, si può di certo affermare che se l'esame delle urine è normale, la pressione arteriosa sotto i 130/80, valori a cui si deve far riferimento per qualsiasi età, e se non ci sono fattori di rischio (ipertensione arteriosa, diabete, cardiopatie, obesità,
fumo, abuso di antiinfiammatori, ecc.), i Suoi reni si può dire siano sicuramente sani e un controllo ogni due anni può essere sufficiente.

In presenza di fattori di rischio, di sangue nelle urine e di un valore elevato di proteine nelle urine è indispensabile valutare la funzione renale con il dosaggio della creatinina nel sangue (sostanza prodotta dai muscoli, l'aumento del suo livello è indice di una funzione renale diminuita) e il filtrato glomerulare e così almeno ogni anno. In presenza di globuli bianchi e di nitriti diviene utile verificare l'eventuale presenza di un'infezione renale con un'urino-cultura. Sarà poi il Suo medico di famiglia a proseguire gli accertamenti ulteriori, se necessari.
Naturalmente, indipendentemente dallo stato di salute attuale, si deve prestare attenzione ed eliminare i fattori di rischio sui quali è possibile agire.