Il Film del Mese : AVATAR

Avatar. Forse non è il film del mese, né dell’anno, ma un film del quale si può dire esista un prima e un dopo.
Pochi film recenti sono riusciti ad incarnare i desideri, le paure e le passioni dell’uomo contemporaneo meglio di Avatar. Pur con qualche ideologismo figlio delle più contemporanee visioni del mondo in senso divino (la terra vista dagli ecologisti come la dea “Gea” riflette pienamente le suggestioni del film), questo film naviga sui grandi temi dell’oggi. La trama è tutto sommato semplice e lineare, quasi uno sfondo a tutto il resto: un uomo catapultato in un altro pianeta si incontra e si confronta con una versione umana aliena che richiama una primitività che lentamente riscopre dentro se stesso nell’incontro con l’”altro”. La sua identità più profonda è messa in discussione da un avanzato raggiungimento della tecnica, appunto, l’Avatar, ossia un corpo alieno frammischiato di DNA umano in cui si innesta la sua coscienza ed in cui il suo “io” inizia a vivere a fasi alterne con il suo corpo naturale. La discussione sul sé, la critica alla modernità, la ricerca di senso (anche se in questo caso in versione un po’ nichilista) della vita umana, la schizofrenia dell’adesso. Temi contenti in una cornice mirabilmente resa efficace da un uso avanzatissimo, forse sin qui unico nella storia del cinema, di effetti speciali che afferrano lo spettatore per il bavero e lo trascinano nel cuore di questo mondo creato al computer. È decisamente un film da vedere. Pur con qualche precauzione preventiva.