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in ricordo di Marco Simoncelli
Buon
Compleanno SIC
a
cura di Tommaso Torri – Slide Italia

Un
compleanno senza il festeggiato è una cosa strana. I parenti, gli
amici, i conoscenti c’erano tutti e, anche se Marco Simoncelli non
era fisicamente presente, lui era li. Era nel cuore delle 6mila
persone che hanno preso d’assalto il 105 Stadium, nei pensieri di
chi non è riuscito a trovare i biglietti (esauriti già a cavallo
delle feste natalizie) e nella testa dei suoi fan che non lo vogliono
dimenticare. Arrivati al palazzetto i colleghi piloti Valentino
Rossi nonostante febbre e raffreddore, Mattia Pasini e
Andrea Dovizioso, ancora dolorante per la frattura alla
clavicola.
Prima
dell’inizio dello spettacolo dei comici di Zelig, un 105
Stadium gremito fino ai limiti della capacità ha accolto con una
lunga standig ovation l’arrivo della famiglia Simoncelli. Papà
Paolo, mamma Rossella, la sorella Martina e la fidanzata Kate
hanno salutato commossi la folla riunita li per ricordare quel
ragazzo alto, dall’inconfondibile chioma e da quell’accento così
romagnolo da sembrare quasi un’imitazione. In loro compagnia il
dottor Claudio Costa, fondatore
e presidente della Clinica Mobile,
che ha ancora negli occhi l’immagine di SuperSic.
E
sono tante le immagini del campione di Coriano che scorrono sui
maxi-schermi e che inframmezzano gli show dei comici riuniti a
Rimini. Video privati della famiglia Simoncelli che ripercorrono la
vita e i successi sportivi di Marco e, dai cassetti della casa di
Coriano, è riemersa una registrazione del Sic bambino che
diceva al suo papà "sai,
da grande voglio correre sulle moto".
Spezzoni
della vita del Sic che hanno commosso profondamente Valentino Rossi,
in prima fila per il compleanno del grande amico scomparso, che ha
commentato: “Abbiamo pianto
dal ridere,
prima, con i comici saliti sul palco. E poi abbiamo pianto
sul serio,
quando sullo schermo sono apparse le
immagini di Sic da piccolo.
E lui sarebbe stato contento di vedere tutta questa gente qui a
ridere e a scherzare”.
E, per smorzare una volta per tutte le polemiche montate dai
giornali di costume, al termine dello spettacolo Valentino è sceso
nel backstage e ha abbracciato i famigliari di Marco. “Il
problema – ha poi confessato il campione della Ducati - è
che ci sono due o tre giornalisti che mi vogliono far passare da
testa di c… Paolo, per me, è un amico e ci conosciamo fin da
piccoli”.
Le
oltre due ore di spettacolo sono letteralmente volate, tra risate e
scrosci di applausi, come una festa deve essere. Il casino,
come avrebbe voluto Marco, c’è stato anche se velato da
un’infinita nostalgia. Un’amarezza per quel ragazzo scomparso in
sella alla cosa che amava di più che il 105 Stadium, tinto di rosso
e con una marea di numeri 58 a fare da coreografia, ha mitigato in
parte. Sergio Sgrilli, che sul ha fatto gli onori di casa, ha deciso
di aprire la serata sulle note di “Siamo
solo noi” di
Vasco Rossi e a tutti sono tornate in mente le ultime immagini del
funerale di Marco. È poi toccato a Giacobazzi e Duilio Pizzocchi;
Rocco e Paolo Migone; Giovanni Cacioppo e Baz. E ancora: una
danza della Dance studio Rimini; Bruno dei Fichi, un coro per
il “grande Sic”
intonato dal pubblico scatenato da Jhonny Grovoe; Gli Emo
e, di nuovo, Sergio Sgrilli, che ha intonato un pezzo non
scritto per Marco ma dedicato a lui.
“Se
è vero che esistono gli angeli – ha raccontato Paolo
Simoncelli, salito sul palco al termine dello show – Marco
deve essersi divertito un casino”. Commossa anche mamma
Rossella che ha voluto ringraziare per “questa grande festa
che tutti gli hanno voluto fare”.
Nonostante
fosse febbricitante, Valentino Rossi ha comunque voluto partecipare
al compleanno del suo amico e, prima di lasciare il 105 Stadium ha
ribadito che “nei test della nuova Ducati indosserò il casco
del Sic. Comunque, in
gara, avrò sempre qualche 58 appeso addosso. Ma questo conta fino a
un certo punto, perché Marco Simoncelli è dentro di me, dentro
ognuno di noi. Sarebbe stato contento di vedere tutta questa gente
qui per lui. Questa festa è stata molto bella e
spero che sia il primo di una serie di appuntamenti per non
dimenticare Marco”.
“Un
compleanno senza festeggiato non ha molto senso – ha
commentato, alla fine dello spettacolo, Sergio Sgrilli – ma
Marco era con noi. Abbiamo lavorato tantissimo a questo show
consapevoli della grande responsabilità che avevamo e delle
indicazioni, molto precise, da parte della famiglia Simoncelli. Sono
stati proprio loro a ribadire che, questa, sarebbe dovuta essere una
serata dove si doveva ridere e questo ci ha spronato a dare il
massimo rispettando, sempre, il loro dolore”. E quando si
fa notare a Sgrilli che c’è già qualcuno che vorrebbe che il
compleanno del Sic non si fermasse qui, al comico toscano grande
amico di Marco si illuminano subito gli occhi: “Ho già dato
la mia disponibilità alla famiglia per tutti i futuri «Buon
compleanno Sic». Questa cosa, nata sull’onda dell’emozione, si è
trasformato in qualcosa di magico; non dobbiamo dimenticare che
questa festa era il sogno di Marco. La morte è qualcosa di assurdo,
che cristallizza tutto, e il portare avanti negli anni il suo
desiderio è uno dei modi più belli per non dimenticarlo”.