Intervista a Roberto Piccinelli, autore
della pià nota Guida al divertimento
“Il divertimentificio romagnolo
tracolla, resta a galla solo Rimini”
a cura di Tommaso
Torri - Slide Italia

Giunta al XVII anno di vita, la Guida
al Piacere e al Divertimento 2014 di Roberto Piccinelli traccia un
panorama non certo lusinghiero per il divertimentificio romagnolo
che, nell’ultima stagione, ha accusato parecchi colpi e perso
parecchie posizioni rispetto al passato. La Regione, infatti, si
classifica al IV posto, a pari merito con la Puglia, nella speciale
classifica annuale stilata dal noto Sociologo del Piacere.
Clamorosamente fuori podio, quindi, pur dimostrando grande vitalità
nell’entroterra romagnolo e nelle città emiliane. A perdere colpi
sono capoluogo e riviera, che resistono solamente grazie a strutture
già affermate, senza palesare i consueti sprazzi di novità: mai
come quest’anno, le tendenze si sviluppano altrove.
“È un po’ una sorpresa –
spiega Piccinelli – che la Riviera romagnola sia uscita dai
primi tre posti della classifica e quasi assurdo che sia stato
proprio il tracollo delle località tra Milano Marittima e Cattolica
a trascinare verso il basso una regione che, storicamente, è sempre
stata tra le eccellenze del loisir. Si è verificato un paradosso per
cui Rimini, che in passato si trovava sempre indietro rispetto alle
altre località, adesso sia più avanti rispetto alla zona del
ravennate senza, tuttavia, aver fatto nulla per migliorare”.
Il 2014, quindi, è un vero e
proprio anno nero per la Riviera?
La Romagna ha, evidentemente,
qualche problema e non è riuscita a mantenere la posizione acquisita
in passato.
Tutti incolpano la crisi economica,
non è più corretto parlare di crisi delle idee?
La crisi economica, purtroppo, c’è
in tutta Italia quindi questa ipotesi è da escludere. Adesso, le
località più interessanti sono quelle che hanno imprenditori validi
che credono nei loro progetti. In Riviera non vedo più la voglia di
creare nuove situazioni come in passato e come, invece, stanno
facendo altre realtà in Italia e che ho premiato nella Guida. In
questo momento la cosa più sbagliata è quella di fermarsi a
piangersi addosso senza fare nulla: si deve puntare sulla fantasia e
creare cose nuove per invogliare il turismo a tornare in Romagna.
Quella della Riviera, tuttavia, è una posizione molto particolare
perché ha sempre dato tanto a livello di innovazione e, fermandosi,
ha avuto più difficoltà a mantenere il proprio ruolo di capofila.
La Riviera era la terra delle
discoteche ma, adesso, nella Guida si trova solamente il Cocoricò e
il Pineta, perché?
Il Cocoricò è tra le migliori 5
discoteche italiane perché, dal punto di vista musicale, ha sempre
saputo mantenere un livello molto alto di proposte valide alla
consolle. Il Pineta, inserito nella categoria Unforgettable, è stato
premiato più per quello che ha rappresentato in passato che per
quanto fatto ultimamente anche perché, Milano Marittima, sta vivendo
un periodo di involuzione. Per quanto riguarda gli altri locali,
invece, ci sono sempre le solite vecchie discoteche che non danno
segni di rinnovamento. La Riviera era la patria dei locali notturni e
dei templi del divertimento ma, purtroppo, sembra non voglia provare
a ritornare in auge in questo settore. Ovviamente non possono
rimanere in piedi tutte quelle che c’erano negli anni d’oro ma,
almeno 10 locali fatti bene e sparsi lungo tutta la costa me li
aspettavo.
Degli altri locali sparsi in tutta
la Romagna cosa ti ha stupito maggiormente?
Ho voluto premiare realtà come la
Cà del Liscio, che rientra in quel fenomeno di revival molto
apprezzato e sempre più seguito. C’è il Bergese & Champagne
perché trovo geniale il connubio tra gelateria e wine bar, in questo
caso Rimini mi ha stupito molto con questa proposta innovativa.
Oppure, sempre a Rimini, l’Opificio Beccadelli perché ho voluto
premiare quelli che provano ad uscire dalla ripetitività con un
calendario ricco di proposte più varie rispetto al solito.
Nell’entroterra, invece, la città
che ha più emozionato è stata Faenza, come mai?
Perché è una città che è
riuscita a mantenere in vita i suoi locali storici, come il
Clandestino, ed è allo stesso tempo una realtà capace di stupire.
Se, a questo, si aggiunge la crisi della Riviera, allora ecco che
l’entroterra può portare molte sorprese.
Quali sono le tue previsioni per
l’estate che sta arrivando?
Vedo una situazione complicata e, se
la Riviera non si dà una regolata e le amministrazioni non
comprendono l’importanza del loisir per la ripresa del turismo, non
ci sarà molto da stare allegri. Vorrei che venissero messe da parte
le sterili polemiche per cercare, invece, di remare tutti nella
stessa direzione e dare un bello sprint alla Romagna. Solo così si
può sperare di ripartire e attirare più turisti con la conseguenza,
inoltre, di creare anche dei posti di lavoro altrimenti la Riviera
rischia di farsi molto male e favorire le località del sud Italia.
Il campanello d’allarme sono i fine settimana invernali che non
stanno richiamando giovani: questo rischia di avere un riverbero
negativo sulla stagione estiva. Adesso c’è ancora tempo per
mettere a posto le cose ma non si può sperare di arrivare a maggio
senza nessuna innovazione: a quell’epoca sarà già troppo tardi. A
Cervia si stanno già muovendo e, nella zona dei Magazzini del Sale,
sta nascendo un polo del piacere con tanti locali interessanti grazie
alla voglia di tornare a galla da parte degli imprenditori.
Una classifica?
Per quanto riguarda la classifica
completa dei locali top, tra le discoteche le uniche ad aggiudicarsi
l’oscar sono il Cocoricò di Riccione e il Pineta di Milano
Marittima (nella categoria Unforgettable) mentre, per quanto riguarda
la categoria Balere al primo posto c’è la Cà del Liscio di
Ravenna e tra i Live Club si impone il Clandestino di Faenza. Gli
altri Oscar, nelle varie categorie, vedono il Mo.Wa di Marina di
Ravenna (Cocktail Club), il Bergese & Champagne di Rimini (Ice
Cream), Opificio Beccadelli di Rimini (Multi Space).

Nella categoria Top Emotion,
riconoscimenti che la Guida al Piacere e al Divertimento 2014
attribuisce ai locali che si sono particolarmente distinti nel corso
dell’anno, sono inseriti la Locanda di Miranda di Rimini ed Eccome
No! di Cattolica. L’ultima parte dei premiati emozionali rientra in
una sezione nuova, quella riservata agli indirizzi frequentati,
votati o consigliabili al mondo politico e, per la Romagna, viene
inserito il Truciolo Caffè di Cervia e il Byblo’s di Misano
Adriatico mentre brividi trendy a tutto tondo vengono riconosciuti a
FM di Faenza città che, da Piccinelli, viene riconosciuta tra gli
outsider e che rientra nella categoria Top 11 Social Football Club.
Nella squadra di calcio completa di titolari, riserve, allenatori,
presidente e addirittura chef, formata da proprietari di locali
pubblici che, nella vita di tutti i giorni, hanno un pallone fra i
piedi rientrano infatti Cala Celeste di Lido di Adriano e Bagno Marè
di Cesenatico.
Quest’anno la guida diventa un’App
per dispositivi mobili, dotata di ben 7.600 indirizzi ludici,
distribuiti su tutta la Penisola ed immediatamente fruibili, tramite
geolocalizzazione. Grazie alla quale è sempre possibile il trovare
il locale più vicino nel rispetto di esigenze caratteriali, umorali
e contingenti.