Riecco
l'ultima
diva del pop, dopo anni di attesa
di Giuseppe Scarpato - Slide
Italia
E'
uscito il 27 maggio
"Me.
I Am Mariah… The Elusive Chanteuse”
(Def jam), ennesimo capitolo di inediti della diva Mariah Carey.
L'album annunciato più di un anno fa e oggetto di numerosi posticipi
ha visto la luce dopo un periodo di inattività musicale quasi totale
per Mariah, iniziato nel 2010, quando fu data alle stampe la raccolta
natalizia "Merry Christmas 2 you", seguito del
fortunatissimo "Merry Christmas" del 1994 (e contenente il
classico della festività, "All i want for christmas is you").
Dopo
una non esaltante esperienza televisiva
come giudice al talent show "American Idol", dove l'ironico
divismo di Mariah non è bastato a risollevare gli ascolti in calo
dello show e una serie di sfortunati eventi tra cui l'infortunio
subito durante la realizzazione del video promozionale del singolo
"#Beautiful" lanciato la scorsa estate, ora l'artista
quarantenne sempre capace di nuove rinascite fa il punto della
situazione lanciando sul mercato questo nuovo
“Me. I Am Mariah… The Elusive Chanteuse",
anticipato dalla sontuosa ballata "You're mine (eternal)"
uscita non a caso lo scorso 14 febbraio, e dove Mariah torna a fare
forse quello che da sempre le riesce meglio; interpretare vellutati
motivi d'amore in chiave soul mettendo al centro la sua potentissima
vocalità falsettata, lasciandosi per un attimo alle spalle le spesso
inconsistenti sonorità degli ultimi brani pop, che di fatto poco
avevano a che fare con le allegre ma sofisticate hits degli anni 90
"Honey" e "Heartbreaker".
Ma
dal momento che di una vera diva degli anni 90 si
parla (probabilmente l'ultima dopo la prematura scomparsa di Whitney
Houston) ogni occasione è valida per scoprire sfumature inedite di
un talento variopinto e che, considerate le dovute riserve rispetto a
quegli artisti ormai veterani con la "smania" di acciuffare
a tutti costi le tendenze musicali più in voga adesso nei club e di
cui la Carey non è affatto immune, continua a rappresentare una
certezza nell’ attuale panorama musicale, oltre che un modello
ancora attualissimo per tutta una generazione di vocalist in erba
desiderose di farsi strada nel settore. Forte di un repertorio in
gran parte composto da classici pop/soul molto spesso accompagnati da
testi romantici la cantante ha comunque introdotto negli anni novità
interessanti, essendo stata tra le prime a produrre remix dei suoi
brani avvalendosi della collaborazione dei più controversi artisti
della scena rap, fatto che oggi non desta più alcun scalpore ma
piuttosto all’avanguardia tenendo conto che la scena hip hop prima
degli anni 2000 raramente ha abbracciato gli standard commerciali
della pop music.
Nel
nuovo album comunque si trovano
tutti i generi che hanno contraddistinto la carriera dell' artista in
passato, in quanto tra le 15 tracce totali (19 nella versione deluxe)
non mancano le ballate, certamente a ricordarci che l'eroina
romantica dei classici "Hero" e "My all" non è
ancora venuta meno, e diverse canzoni dal mood più radio friendly
come "#Beautiful", pezzo movimentato dal sapore estivo già
rilasciato e cantato in coppia con la nuova stella del' r n b
maschile Miguel. Molte invece le collaborazioni rap tra le quali
spiccano quelle con i rapper Nas e Faboulos, rispettivamente nei
brani “Dedicated” e “Money”. Da segnalare invece nella
versione deluxe la bellissima “The art of letting go”, traccia
che in origine avrebbe dovuto dare il nome al progetto e dove la voce
di Mariah esplode nell’acuto finale dimostrando che la sua potenza
vocale ha certamente superato la prova del tempo, e due speciali
collaborazioni con le stelle r n b Mary J Blige e R.Kelly, presenti
nei brani “It’s a wrap” e “Betcha ‘gon Know”.