Aprire all'estero con tasse pari a zero
totale
DUBAI,
futuro dell'economia mondiale?
Senza pressione fiscale è uno dei
paesi più ricchi al mondo.
a cura della redazione
Dubai ( dal probabile significato
"strisciare" o "lucertola" o "piccola
locusta") è uno dei sette emirati che compongono gli Emirati
Arabi Uniti. Si trova a sud del Golfo Persico nella Penisola Araba.
Dubai ha la più grande popolazione ed è il secondo più grande
emirato per area dopo Abu Dhabi. Dubai e Abu Dhabi, secondo la
legislazione nazionale, sono inoltre gli unici due emirati ad avere
potere di veto riguardo a questioni critiche di rilevanza nazionale.
La prima menzione scritta di Dubai risale al 1095, mentre il più
antico insediamento noto come città risale al 1799. Dubai è stato
formalmente istituito all'inizio del XIX secolo dal clan di Bani Yas,
e rimase sotto il controllo del clan fino a che nel 1892 il Regno
Unito non assunse la tutela di Dubai. La sua collocazione geografica
lo rese un importante centro per il commercio, e il suo porto ha
iniziato a svilupparsi dall'inizio del XX secolo. È una delle città
più moderne e cosmopolite del mondo.
Le prime testimonianze scritte
risalgono al 1799. L'edificio più antico della città è il Forte di
Al Fahidi, costruito nel 1787, che attualmente ospita il Museo di
Dubai. Precedentemente, durante il XVIII secolo, si era stabilita
nella zona la famiglia Al Abu Falasa, appartenente alla tribù Banu
Yas. La città rimase dipendente da Abu Dhabi fino al 1833. L'8
gennaio 1820 il decimo sceicco di Dubai fu tra i firmatari di un
trattato di pace sponsorizzato dai britannici (the General Maritime
Treaty). Nel 1833, la famiglia Al Maktum, appartenente alla tribù
Bani Yas, lasciò Abu Dhabi e prese il controllo di Dubai "senza
resistenza". Da quel momento, il nuovo emirato di Dubai mantenne
relazioni difficili con il vicino emirato di Abu Dhabi. Un tentativo
dei pirati Qawasim di prendere la città venne sventato. Nel 1835,
Dubai e gli altri emirati siglarono una tregua marittima con il Regno
Unito. Due decenni più tardi, sempre con i britannici venne firmata
una "Tregua perpetua". Con un accordo del 1892, Dubai
divenne protettorato britannico, tutelandosi così contro le mire
dell'Impero ottomano. Dubai, come quattro degli emirati vicini (Abu
Dhabi, Ras al-Khaimah, Sharja e Umm al-Qaywayn) aveva infatti una
posizione strategica sulle rotte per l'India e ciò interessava molto
all'Impero Britannico. Nel marzo 1892, a seguito degli accordi, gli
emirati vennero quindi denominati Stati della Tregua (Trucial
States). A differenza dei loro vicini, gli emiri di Dubai
incoraggiarono il commercio e i traffici. La città e il suo porto
richiamarono un gran numero di uomini d'affari, soprattutto indiani,
che si stabilirono nell'emirato. Fino agli anni trenta del XX secolo,
la città fu conosciuta per le sue esportazioni di perle. Dopo la
svalutazione della Rupia nel 1966, Dubai si unì al Qatar, appena
indipendente, per dare corso ad una nuova moneta, il riyal.
Importante fu la scoperta del petrolio, a 120 chilometri dalla costa.
Il 2 dicembre 1971, dopo il disimpegno britannico dal Golfo Persico,
Dubai costituì gli Emirati Arabi Uniti assieme ad Abu Dhabi e ad
altri cinque emirati. Nel 1973, Dubai e gli altri emirati adottarono
una moneta comune, il dirham. Dubai mantenne la sua importanza come
centro di commerci durante gli anni settanta ed ottanta. Dubai e la
sua città gemella al di là del fiume, Deira (che allora era
autonoma), divennero punti di richiamo per le aziende estere.
CLIMA
Dubai ha un clima desertico. La
stagione estiva dura praticamente da metà aprile a metà novembre
con temperature massime sempre nettamente sopra i 30 °C. Luglio e
agosto sono i mesi più caldi con temperature massime intorno ai
42-43 °C (a volte si registrano punte sino a 47-48 °C) e minime
normalmente sopra i 30 °C. L'umidità, stante la presenza del mare,
rende invivibile la città tanto da spingere gli emiri nelle
residenze estive più all'interno. La temperatura del mare, nel mese
di settembre, può superare anche i 35 °C rendendo il Golfo Persico
il luogo in cui osservare le temperature marine più alte di tutta la
Terra. La stagione invernale è molto breve: dura da metà dicembre a
metà febbraio e vede concentrate in questi mesi quasi tutte le
precipitazioni annuali, mediamente 100-150mm ma con forti
irregolarità ogni anno. Gli episodi piovosi, quando capitano, sono
sporadici ma violenti e possono causare numerosi disagi in città. Le
temperature massime nei mesi invernali si aggirano intorno ai 24-25
°C e subiscono bruschi cambiamenti: spesso il forte vento caldo del
deserto arabico può riportare il caldo estivo al prezzo di tempeste
di sabbia e vento, successivamente rimpiazzato da aria fresca
accompagnata da una repentina diminuzione della temperatura anche di
oltre 10 °C. Le minime difficilmente scendono sotto i 12 °C seppur
nei record ufficiali della città è riportata una temperatura di 7
°C.
TRASPORTO AEREO
L'Aeroporto Internazionale di Dubai,
l'hub per la Emirates, è l'aeroporto principale per Dubai e serve
anche altri emirati della nazione. Lo scalo è risultato essere nel
2009 il 15º al mondo per traffico di passeggeri e il 6º al mondo
per traffico internazionale di passeggeri. Oltre ad essere uno snodo
importante per il traffico l settimo al mondo per traffico merci,
movimentando nel 2009 1.927 tonnellate tonnellate di merci, con un
incremento del 5,6% rispetto al 2008 ed è anche il quarto al mondo
per traffico internazionale di merci. La Emirates è la compagnia di
bandiera di Dubai, nel 2009 ha servito 101 destinazione nei 5
continenti. La Costruzione dell'Al Maktoum International Airport è
stata annunciata nel 2004. La prima parte dell'aeroporto, con una
pista capace di accogliere un A380, un terminal per i cargo capace di
movimentare 250.000 tonnellate di merci e un terminal capace di
accogliere 5 milioni di passeggeri ogni anno è stato aperto il 27
giugno 2010, solo per il traffico cargo. Il trasporto dei passeggeri
inizierà alla fine del marzo 2011.Quando sarà completato, il Dubai
World Central-Al Maktoum International diventerà il più grande
aeroporto del mondo con 6 piste, 4 terminal e una capacità annua di
160 milioni di passeggeri e 12 milioni di tonnellate di merci.
ECONOMIA LOCALE
Le riserve petrolifere di Dubai sono
meno di un ventesimo rispetto a quelle di Abu Dhabi e i redditi
dell'emirato dipendono dal settore degli idrocarburi in misura
notevolmente minore rispetto agli emirati vicini. Dubai e Deira, come
si è visto, iniziarono ad attirare investimenti stranieri negli anni
settanta e ottanta. I maggiori centri bancari e finanziari iniziarono
a sorgere nella zona del porto. Oggi, Dubai resta un'importante
destinazione turistica e un importante centro di commerci marittimi,
ma sta anche cercando di attirare aziende attive nell'Information
technology e nella finanza con la costruzione del Dubai International
Financial Centre (DIFC). I trasporti aerei sono appannaggio della
compagnia governativa Emirates Airline, fondata nel 1985 e basata
all'aeroporto internazionale di Dubai. Le autorità hanno
recentemente eretto zone di libera iniziativa economica, sempre con
il proposito di attirare gli investimenti stranieri. La Dubai
Internet City, ora unita alla Dubai Media City per formare la TECOM
(Dubai Technology, Electronic Commerce and Media Free Zone
Authority), è una di queste, con gli insediamenti di aziende
operanti nell'informatica come EMC Corporation, Oracle Corporation,
Microsoft e IBM e nel settore dei media, come MBC, CNN, Reuters, ARY
e AP. Il Dubai Knowledge Village (KV) è legato alla Internet City e
alla Media City e si propone di diventare un polo educativo ad esse
complementare, diretto a formare i "professionisti della
comunicazione". La popolazione di Dubai è composta solo per il
10% da autoctoni: il 90% è costituito da immigrati, dei quali una
buona parte che costituisce la manodopera edile.
SVILUPPO IMMOBILIARE
La decisione del governo di
diversificare l'economia per puntare maggiormente sui servizi e il
turismo ha contribuito ad aumentare il valore della proprietà
immobiliare, che negli anni tra il 2004 e il 2006 ha vissuto un vero
e proprio boom. Le costruzioni su larga scala hanno reso Dubai una
delle città a maggiore sviluppo urbanistico del mondo, al pari delle
metropoli cinesi. L'area della città vecchia di Dubai, chiamata
Bastakia, è oggi valorizzata con lo svolgimento di attività
culturali e d'interesse storico. Il museo di Dubai, ai margini di
Bastakia e insediato nella vecchia fortezza, fotografa la storia
delle tribù beduine e della vecchia economia basata sul commercio di
perle e sulla pesca. Bastakia sorge sulla sponda del Creek, il fiume
che attraversa e divide la città dal quartiere di Deira, oggi
conosciuto più per le attività di commercio che per il valore
storico. A Deira, infatti, sorge il Gold Suq, ovvero il famoso
mercato dell'oro. L'assenza di imposte favorisce il commercio con
prezzi inferiori rispetto a quelli degli altri Stati, ancor più
enfatizzato se comparato con quelli europei; non è difficile trovare
gioielli di produzione europea a prezzi dal 20 al 40% inferiori.
Tuttavia, non esiste solo il business "normato": camminando
per i mercati dell'oro o delle spezie, infatti, si è continuamente
fermati da venditori che propongono di seguirli in veri e propri
sgabuzzini ricavati dai magazzini dei negozi, per contrattare
l'acquisto di borse e orologi di marca contraffatti. Si tratta di
"falsi d'autore": nonostante non siano originali,
l'altissima qualità di riproduzione sfida perfino l'occhio più
attento. Tra l'altro, molti "salesmen" improvvisati
conoscono anche l'italiano, e accettano qualsiasi moneta. Ma il vero
sviluppo di Dubai avviene dal 1992 in poi, dove sorge la vera e
propria città moderna. L'esigenza di sviluppare il commercio e, in
parallelo, il turismo ha portato alla creazione di strutture uniche
al mondo, sia per gli aspetti architettonici che per le dimensioni.
Nel 2006 a Dubai sono presenti circa il 23% di tutte le gru mondiali
da costruzione e i grattacieli sorgono a decine lungo tutta la città.
La stessa città non è più ben definita, in quanto le zone
desertiche sono oggi in fase di edificazione. Lo sviluppo, infatti,
coinvolge entrambe le principali attività economiche. Da un lato le
attività commerciali e residenziali si estendono verso il deserto.
Sono in fase di costruzione l'International City, la silicon City, la
Sport City e Dubailand - che dovrebbe diventare il più grande parco
divertimenti del mondo - oltre ad un immenso complesso ospedaliero e
di wellness. Dall'altro lato il turismo si concentra sulla costa,
dove la creazione delle palme porterà in primo piano il turismo
degli Emirati Arabi Uniti (UAE-United Arab Emirates).
ASSISTENZA MEDICA
Viene erogata a chi ha l'assicurazione
apposita. Dubai non rende obbligatorio ai datori di lavoro mettere
sotto copertura i loro dipendenti. Spetta ai lavoratori stranieri
prendere disposizioni per una copertura sanitaria o rivolgersi al
DOHMS per una tessera sanitaria. La tessera sanitaria viene
utilizzata negli ospedali pubblici, ma solo in caso di emergenza. Ad
un certo punto, tre quarti delle strutture ospedaliere pubbliche
erano occupate da espatriati. Gli Emirati hanno deciso di porre fine
alle prestazioni mediche gratuite per loro nel 2001, anche se tutti i
servizi sono ancora fortemente sovvenzionati. Nel 2004, la politica
ha stabilito che solo gli stranieri considerati ammissibili sono
accettati negli ospedali pubblici. Anche se lo sconto applicato per
le stanze d'ospedale rimane, tutte le altre spese sono a carico degli
stranieri senza sovvenzioni. Nel 2004, la politica ha stabilito che
solo gli stranieri considerati ammissibili sono accettati negli
ospedali pubblici. Anche se lo sconto applicato per le stanze
d'ospedale rimane, tutte le altre spese sono a carico degli stranieri
senza sovvenzioni. Viene fatta un’eccezione quando uno straniero si
trova ad affrontare una situazione di pericolo di vita. In quel caso,
il servizio di emergenza è gratuito. In termini di procedure
chirurgiche, gli ospedali pubblici sono ancora leader in completezza
e variazioni. Ma dal momento in cui gli Emirati hanno deciso di
limitare l'accesso degli stranieri agli ospedali pubblici, i pazienti
che vogliono usufruire delle prestazioni assicurative devono andare
nelle strutture sanitarie private o altrimenti pagare con le proprie
tasche.
TIPOLOGIE DI LICENZE PER OPERARE A
DUBAI
Per avviare un’attività a Dubai è
necessario ottenere una specifica licenza. Le categorie di licenze
sono le seguenti: 1) Licenze commerciali, coprono tutti i tipi di
attività commerciale; 2) Licenze industriali per stabilire attività
industriali o manifatturiere; 3) Licenze professionali che
comprendono professioni, servizi, ed artigiani.
Queste licenze
sono rilasciate dal Dubai Department of Economic Development (eccetto
le licenze per alberghi ed altri business collegati al turismo che
sono rilasciate dal Department of Tourism and Commerce Marketing). Le
licenze per alcune categorie di business richiedono però
l’approvazione preventiva di alcuni ministeri e di altre autorità
federali: per esempio, le istituzioni bancarie e finanziarie dalla
Banca Centrale dell’UAE; le aziende assicuratrici ed agenzie
relative dal Ministero dell’Economia e del Commercio; prodotti
farmaceutici e medici dal Ministero della Salute. Procedure più
dettagliate sono applicate a business relativi alla produzione di
petrolio e gas ed alle industrie relative. In generale, tutte le
attività commerciali ed industriali a Dubai devono poi essere
registrate presso la camera di Commercio e dell’Industria.
APRIRE UNA SOCIETA' OFFSHORE A DUBAI
Tecnicamente, il termine società
offshore identifica semplicemente una società costituita in uno
stato estero, sebbene sia prevalso l’uso di riferire questa
denominazione a società aperte in Paesi che offrono condizioni
fiscali favorevoli. Non solo le classiche isole tropicali (Bahamas,
Seychelles, Isole Vergini, Isole Cayman, ecc.) ma anche grandi stati
non comunemente ritenuti offshore offrono l’opportunità di creare
società a tassazione zero o comunque agevolata: Regno Unito, Nuova
Zelanda, USA, Austria, Olanda, sono solo alcuni esempi. Uno degli
obiettivi più frequenti di utilizzare una società offshore è la
riduzione dell’imposizione fiscale; ma tramite una società
opportunamente configurata è anche possibile ottenere altri
vantaggi: protezione del patrimonio, semplificazione della
burocrazia, ottimizzazione dei costi, riservatezza. Negli Emirati
Arabi Uniti, in special modo a Dubai ma anche in altri Emirati le
società offshore vengono utilizzate per la compravendita di terreni
ed immobili, e per la commercializzazione di prodotti e servizi
nell’area Medio Orientale e dell’Estremo Oriente, usufruendo dei
vantaggi logistici, commerciali e fiscali degli Emirati Arabi. Una
società offshore è una personalità giuridica registrata secondo le
regole di un paese o di una giurisdizione particolare, operare il
relativo commercio fuori del paese o della giurisdizione in cui è
registrato. Una società offshore può esser registrata anche come la
Società d’Affari Internazionale (IBC). I costi per una free zone
oscillano intorno ai 5.000 euro. I tempi per l'apertura di una
società, sono pari a circa 30 giorni. Non è necessario avere soci
del territorio, la proprietà può essere anche totalmente di una
persona italiana.
ESTEROVESTIZIONE
Chi ha la residenza in Italia è tenuto
a fare dichiarazione dei redditi in Italia e a pagare le tasse sui
propri redditi in base alla pressione fiscale italiana. Anche aprendo
una società in un paese offshore, in italiano se rimane italiano, è
obbligato a pagare le tasse in Italia.
Prendendo la residenza all'estero e
passando all'estero più di 183 giorni, si diventa residenti
all'estero e si pagheranno le tasse in base alle normative del paese
ospitante.
IMPOSTA ZERO PER CENTO
Sono esentate dal pagamento della tassa
sui profitti guadagnati fuori della giurisdizione (tasso d’imposta
0%). Le Società offshore: Possono mantenere la riservatezza delle
informazioni dell’azienda Avere requisiti regolatori minimi di
conformità. Non è obbligatorio effettuare alcun tipo di
contabilità.
RESIDENZA A DUBAI
Una volta aperta una società, si
otterrà una Visa Resident, card che permette poi di recarsi
all'Ambasciata italiana ad Abu Dhabi ovvero al Consolato italiano a
Dubai, per la richiesta della residenza. Chi ha quindi una società
Free Zone a Dubai, potrà poi, con la Visa Resident, prendere un
appartamento in affitto ( o comprarlo ) e prendere in questo locale
la residenza.