Dobri Dobrev, si priva del cibo per aiutare gli altri

La commuovente storia del vecchietto senza soldi che dona €.40.000
Quando a sacrificarsi è chi non ha nulla
di Devis Paganelli - Presidente Slide Italia

Sono quelle storie che si ricordano nelle favole di quando eravamo bambini. Racconti che ti vengono riportati dalla mamma per agevolarti il sonno con storie felici che ti offriranno sogni più tranquilli.
Un vecchietto con la barba bianca, senza grandi case e senza cibo, che raccoglie piano piano l'elemosina fino a mettere da parte quarantamila euro e anziché pensare a spenderli per le proprie esigenze, si scopre che li ha raccolti tutti per ripristinare gli orfanotrofi in Bulgaria. Sembra fantasia, eppure mi è apparso un post su facebook, che raccontava proprio questa storia. Ho voluto indagare e ho scoperto la vera storia di Dobri Dobrev.


Il vecchietto Dobri Dobrev è nato nel 1914, ritenuto un patriota in Bulgaria, per molti è addirittura ritenuto un Santo, tanto da essere meglio noto in questo paese come "Il Santo di Bailovo".
Ha anche altri nomignoli, come asceta, eremita, angelo, forestiero santo, viandante dal passato, mendico. Si dice che siano rarissimi i bulgari che non sappiano chi sia. Dobri ha compiuto quest'anno ben 99 anni, e continua anche oggi a donare, con tutto il suo cuore, l'unica ricchezza che ha : bontà ed umanità.
Lo potete ancora incontrare infatti, per le strade di Sofia, di giorno, di notte, al sole, al freddo, affamato e senza riparo, a fare la carità, non per se, ma per la causa di Dio, infatti continua a raccogliere fondi per restaurare le Chiese di tutta la Bulgaria.
Quel vecchietto dall'aria mansueta e dolce che non si arrabbia mai, pronto a baciare la mano di chi dona anche solo qualche spicciolo, offrendo sempre la parola del Signore. Non è raro, a quanto ho potuto constatare dalle varie testimonianze che ho letto, trovare persone che si inginocchiano davanti a lui, donandogli rispetto e qualche denaro per le cause che Dobri promuove.
La sua storia
Di lui non si conosce molto. Non parla con nessuno del suo passato e della sua vita. Dobri è felice di sapere che gli altri sappiano per cosa raccoglie offerte. Si sa che è nato nel 1914 a Bailovo, piccolo paesino in Bulgaria, immerso nei boschi della montagna di Srednagora. Ha quattro figli, due di loro sono morti. Uno di questi si prende cura quanto più possibile di lui. Dobri non vuole nascondere di aver provato dolore, quando anziché tenere per se soldi, ha donato sempre tutto, sapendo di non poter lasciare nulla ai propri figli. Sembra ( ma non si trovano conferme in merito ) che in passato avesse anche altri risparmi che ha voluto donare per la ricostruzione di Chiese in Bulgaria e per questo sembrerebbe non voler entrare troppo nei dettagli della storia della propria famiglia. E' in parte sordo per una granata che gli avrebbe tolto udito durante la guerra. Non si è mai saputo cosa abbia portato Dobri a questa grande devozione a Dio.
La casa del vecchietto Dobri
L'immobile è nelle adiacenze della casa-museo del suo concittadino famoso – lo scrittore Elin Pelin. Ha lasciato la comodità della casa ai figli. Lui vive infatti in una piccola camera nel cortile della chiesa si San Cirillo e Metodio. Ha un letto, ma dorme sul pavimento e non vuole alcun tipo di comodità. Per cibarsi si accontenta di un pezzo di pane e un pomodoro. D'inverno di prima mattina, lo si vede trasportare materiale per ricostruire la chiesa. I soldi ovviamente provengono dalle offerte che raccoglie durante il tempo che gli rimane quando non si adopera nella ricostruzione. La chiesa è un monumento della cultura Bulgara ed è rimasta senza prete, deceduto qualche tempo fa. Dorbi apre la chiesta di mattina e la chiude la sera.

Le missione sacre ( tratto da : http://saintdobry.com/ )

Negli ultimi anni Il Vecchio si reca spesso al duomo “St. Alexander Nevski” a Sofia. Dove raccoglie i soldi necessari per la restaurazione della chiesa di Bailovo “St. St. Cirillo e Metodio” – 5 000 euro. Aveva fatto donazioni per le chiese a Kalofer e Poibrene. Aveva donato 12 500 Euro per la ricostruzione del monastero Eleshniza e il tempio di Gorno Kamarzi.
Ma la donazione piu’grande fatta e che l’aveva reso famoso e’ stata quella per il duomo “St. Alexander Nevski” – la piu’grande chiesa Bulgara. Il Vecchietto per anni e anni aveva raccolto l’ingente somma di 17 000 Euro. A maggio 2009 incontrato il segretario del duomo Stefan Kalaidziev gli faceva presente che voleva fare una grande donazione. Si e’ capito che qualcuno dei suoi parenti per tutto il tempo aveva portato in banca ogni spicciolo che Il Vecchietto Dobri aveva raccolto per anni e anni. Tutti e due con il segretario girarono in lungo e largo tutta la citta, entrarono negli uffici di ogni banca per cercare dove erano andati a finire I soldi, finche non li trovarono. Cosi solo con una firma il duomo ricevette la piu’ grende donazione della sua storia.
Secondo il segratario le donazioni di tutta la gente che entrava nel duomo per un anno potevano ammontare sui 1000 – 1500 Euro soprattutto durante le feste. I soldi donati dal Vecchietto Dobri furono usati per la restaurazione generale con in particolare modo il trono in oro, furono comprate nuove coperte e tendaggi. Per ringraziarlo la gente della chiesa visito’ la sua casa modesta, proponendogli di comprare dei mobili alquanto semplici. Ma Lui invece rifiuto sempre. Quelle donazioni sono solo una parte di quello che ora noi sappiamo. Per I regali che Dobri continua a fare lo si puo’comparare con un altro famoso, ma irrealistico vecchieto: – Santa Claus. Dobri non regala bambole e giocattoli ai bambini, ma regala il suo buon esempio, dona la speranza che possiamo diventare gente piu’ onesta e con una spiritualita’ molto piu’ alta.
E chi non crede a Santa Claus, potrebbe credere al Vecchietto Dobri. Significa credere al bene.
E' bello poter raccontare una bella storia ogni tanto.