Dario Fo, un Uomo con una Donna

E’ stato proprio il decesso che ha riacceso i riflettori sul premio Oscar alla letteratura Dario Fo, quei riflettori che si spensero anche a causa della sua forte attività politica. E’ di dominio pubblico il fatto che la compagnia teatrale di Dario e Franca Rame, sua inseparabile consorte, fu denunciata più volte a causa dei propri testi e rappresentazioni fortemente anti-destra.

"Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. la conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere."

Ora però riemergono principalmente i meriti del drammaturgo, l’arricchimento che ha apportato alla cultura italiana e mondiale, le sue opere legate alla commedia dell’arte sono ora rappresentate in tutto il mondo quindi un vanto non indifferente per l’Italia e la sua tradizione teatrale.
La scomparsa del giullare moderno ha fatto in modo di ritrovarsi a rivedere o rileggere sue opere come “Mistero Buffo”, particolare monologo recitato in una lingua che racchiude più dialetti assieme denominata “Grammelot”, o l’ Arlecchino, per non parlare degli spezzoni di varietà e prosa televisiva che in queste giornate riempiono i palinsesti Rai. Ma è la storia con la moglie Franca Rame che rende Dario quello che ora noi possiamo vedere e godere. Quando i due si incontrarono Dario Fo studiava all’Accademia di Belle arti di Brera e fu proprio quella che poi nel 1954 divenne sua moglie a  far entrare il teatro nella vita del drammaturgo e scenografo di Sangiano. Era innegabile l’amore che Dario provava per Franca, “il grande buco nella mia vita” queste erano le parole del regista parlando della moglie dopo la sua dipartita nel maggio del 2013. Chiaramente non fu tutto da favola tra loro ma quello che li legava era un amore così forte che ha fatto in modo di tenerli legati per 60 anni.
Il riso è sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa. Mio padre, prima dell’arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male, spiega, quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso”.

Il primo bacio tra i due avvenne per merito di Franca, lui utilizzo la strategia “faccio il sostenuto” e lei per contrasto prese Dario lo spinse verso il muro e lo bacio. Come già detto le nozze avvennero nel ’54 e l’anno dopo nacque Jacopo, quel figlio che da adulto creo, assieme al padre, Alcatraz, una struttura multifunzionale dove si tengono tutt’ora laboratori teatrali, festival ed eventi artistici di rilevanza nazionale. Proprio da Alcatraz arrivano alcuni aneddoti e ricordi personali dell’attore riminese Alberto Guiducci.


Ricordi semplici e di quotidianità stipati nel cuore come il fatto di condividere con Dario Fo la colazione e ore di lavoro su testi ed improvvisazioni. I laboratori erano tenuti proprio dagli attori della compagnia mentre Dario presidiava la lezione ascoltando tutto da distanza senza far trapelare emozioni regalando poi agli attori presenti perle di teatro e attorialità.  La militanza partitica provocò danni importanti all’interno della famiglia Fo ma sempre senza distruggerla, la vicenda più drammatica accadde nel 1973 quando Franca fu vittima di sequestro e violenza. Si salvò e superò l’accaduto grazie alla forza di coppia e con l’aiuto del teatro. Dopo la scomparsa della moglie ,Dario ,raccontava di incontrarla continuamente in sogno e di vederla ridere mentre lo bacchettava per gelosia, poi spariva per ritornare subito dopo. Prima della sua morte Franca lasciò all’amato marito una lettera piena di sentimento e amore dove a colpire è il passaggio in cui scrive del suo settantesimo compleanno descrivendo la mattinata come una delle tante finche il figlio Jacopo l’andò a prendere portandola fuori con la scusa che il padre aveva bisogno di lei.
Franca un pochino scocciata per non aver un po’ di pace neppure il giorno del suo compleanno si ritrovo in un attimo attorniata da un sacco di musicisti, clown e giocolieri provenienti da tutta Italia. Andarono poi a festeggiare sul porto canale di Cesenatico dove ad aspettare c’erano tanti altri amici della coppia. Il loro legame non si ruppe nemmeno quando nel 1989 Franca Rame dichiarò in televisione di volersi separare dal marito, atto innescato probabilmente da una scappatella da parte di Dario. Come ogni rapporto ci furono continui alti e bassi ma ,a detta dei due, la maggior parte dei litigi finivano con delle grasse risate. Una frase di Franca Rame dice: “Abbiamo vissuto insieme una quantità di storie che in dieci libri non si possono ricordare”.
il nostro governo, in Italia, ha mostrato un programma serio e fattibile, o naviga sperando in Dio?”
Ora i due riposano assieme al Famedio del cimitero monumentale a Milano vicini ad un loro compagno di palcoscenico Franco Parenti. Jacopo, con commozione, non poté che tessere le lodi di Dario e Franca durante l’orazione per i funerali del padre e chiuse dicendo in breve che, anche se atei, erano un po’ animisti ed ora li immagina in cielo di nuovo uniti farsi grandi risate. Due sono i momenti che riassumono l’amore di questa grande coppia e cioè il primo bacio e la morte di lei tra le braccia di lui. Quindi quello tra Dario è Franca è stato un amore che ha resistito alla morte regalando a chi lo ha vissuto anche solo marginalmente la sensazione che il “per sempre” in fondo esiste veramente.

C’è una regola antica nel teatro. Quando hai concluso non c’è bisogno che tu dica altra parola. Saluta e pensa che quella gente, se tu l’hai accontentata nei sentimenti e nel pensiero ti sarò riconoscente”.