VERSO LA STRATOSFERA: Chetro & Co. – 1968 – Danze della sera (45 giri)


TRACKLIST:

01. Danze della sera (Suite in modo psichedelico) – lato A

02. Le pietre numerate – lato B

A seguito della richiesta di re-post lasciata nei commenti da parte di un nostro amico, mi accingo volentieri a riscoprire questo gioiellino di stampo psichedelico, targato Chetro & Co. e pubblicato dall’etichetta Parade nel 1968. Si tratta dell’unico prodotto discografico da parte di questo duo formatosi a Roma nel corso degli anni ’60.

Riporto qui di seguito il testo pubblicato di Augusto Croce, come sempre preciso e dettagliato, così come sul sito “Italian Prog”:

“Se Dedicato a... delle Stelle di Mario Schifano o Advert Gloriam delle Orme sono considerati i migliori album di psichedelia di produzione italiana, di certo Danze della sera di Chetro & Co. è tra i migliori singoli psichedelici mai realizzati in Italia. Questo duo di Roma ha realizzato solo questo 45 giri per la piccola etichetta Parade nel 1968 con una splendida copertina apribile in più parti, e, così come Le Stelle avevano nell’artista Mario Schifano il loro supporter più importante, Chetro & Co. vennero assistiti dal regista Pierpaolo Pasolini, i cui versi (da una poesia chiamata Notturno) vennero usati come testi per Danze della sera.

Danze della sera e Le pietre numerate vedono i due musicisti aiutati dal bassista Gianni Ripani e dal batterista Gegè Munari ed entrambi presentano particolari sonorità di strumenti advert arco ea fiato, che danno origine advert un unico stile ipnotico di derivazione orientale. Entrambi i componenti del duo comparvero anche sull’unico album di Leone Tieri nel 1970 (NDR – già postato sulla Stratosfera tempo fa, ma con hyperlink inattivo). Il chitarrista Gianfranco Coletta suona con i fratelli Vittorio e Gianni Nocenzi nella primissima formazione del Banco del Mutuo Soccorso, e suona ancora oggi con Gli Alunni del Sole. Coletta e De Carolis suonarono anche con La Stanza della Musica sull’omonimo LP del 1978, un album che mescolava poesia e musica prevalentemente acustica”.

Si notò che tra gli strumenti utilizzati da De Carolis troviamo la violaccia, un particolare strumento advert arco inventato dagli stessi Chetro & Co, piuttosto simile alla gironda, strumento utilizzato dai trovatori nel corso del Medioevo. Lo strumento è ben descritto nella quarta di copertina.

A questo punto riterrei opportuno, magari nelle prossime settimane, continuare i ripescaggi di questi piccoli capolavori della psichedelia italiana di superb anni ’60, iniziando proprio da quel leggendario disco delle Stelle. Alla prossima.

Messaggio di Giorgio



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