Mazzarri in conferenza prima di Juve-Napoli



Le parole dell’allenatore del Napoli alla vigilia del big match: “Osimhen in crescita. Buone sensazioni, ma ora servono i risultati”

Brillano gli occhi di Walter Mazzarri. Sente odore di grande sfida e sogna lo sgambetto ai bianconeri, come gli riuscì nel 2009 nella sua prima storia in azzurro. “Juve-Napoli è sempre una partita di grande rilievo. Da far bene, serve anche per valutare i miglioramenti della squadra”. Inutile nascondersi dietro un dito: il Napoli è ancora malato, le sconfitte con Real e Inter hanno evidenziato una fase difensiva deficitaria: “Devo cercare di intervenire perché appena facciamo un errore prendiamo gol e questo va sistemato. Squadre di vertice devono essere solide e poi far gol”. Sulla preparazione fisica approssimativa di questa squadra, Mazzarri fa muro: “Qualche ingenuità del passato non la ripeto. Certe valutazioni sulla preparazione le tengo per me”.

Sogno ok

Per ritrovare il successo serve subire meno e anche far gol. È il nuovo tecnico confida sui suoi gioielli: “Osimhen non è ancora al top, ma può darci sempre di più. Per far gol serve brillantezzza e oggi ci manca. Poi serve anche un pizzico di fortuna sotto porta”. Su Kvara c’è anche un aspetto tattico: “Era prevedibile che ci fossero più attenzioni sui nostri attaccanti dopo l’ottimo campionato scorso. Io come allenatore devo metterli nelle condizioni di non essere sempre raddoppiato. Kvara ha dimostrato di essere bravo anche se viene in mezzo. Se in tre vanno su di lui vuol dire che c’è spazio per altri. Dobbiamo essere più squadra in queste situazioni”. 

Equivoco difesa

Mazzarri avverte un gruppo unito e voglioso di lavorare: “I ragazzi con me hanno dato l’anima. Ho visto un forte legame. La sensazione è buona, si fidano e credono in ciò che fanno. Ora ci servono i risultati”. Ma sulla fase difensiva e la squadra alta e aggressiva non c’è anche l’equivoco di un Kim che sapeva difendere in campo aperto? “È vero ma non cerco scuse. Devo avere il tempo di avere qualche allenamento in più. Se mi accorgessi che questo modo di difendere non regge  userei nuovi accorgimenti. Ma serve tempo e allenamenti perché io abbia dati oggettivi sui quali ragionare. A fine mese avrò più il polso della situazione e se la società mi chiederà potrò dare delle indicazioni eventuali per il mercato.

Ripartire dall’Inter

Correggendo gli errori ma anche ripartendo dalle cose fatte bene: “Primo tempo con l’Inter fatto molto bene. Dovevamo finire in vantaggio per occasioni avute. Progressi ne ho visti. Anche se poi abbiamo avuto un calo. In certe situazioni però può essere anche un discorso psicologico. Vedi che le cose non vanno bene come speravi e perdi convinzione. Bisogna evitare di prendere ripartenze ed essere concreti sotto porta”. Mazzarri ha fiducia: “Se vediamo le rose di Inter e Juve non ci sono queste differenze. Ma la classifica è sentenza. Anche nel primo tempo con l’Inter non si è vista questa differenza. Ma oggettivamente siamo in ritardo e dobbiamo recuperare”. 

Nuovo Mazzarri  

Il livornese fa anche autocritica e non parla dell’arbitraggio di Massa: “Con l’esperienza o si rincoglionisce o si migliora… Mazzarri vecchio è andato in pensione. Degli arbitri non parlerò più. Possono sbagliare, come noi allenatori sbagliamo i cambi o i giocatori in campo falliscono un gol”.