Da Aouar a Celik, ecco chi c’è nel mirino di Mou



“Atteggiamento sbagliato, occasione persa” ha tuonato l’allenatore dopo il pareggio. Tutti gli imputati, dal centrocampista algerino a chi è entrato a partita in corso

Dal nostro inviato Andrea Pugliese

“C’è gente che ha un atteggiamento sbagliato, che gioca in modo superficiale senza neanche avere una grande storia in Europa e che ha perso un’occasione”. Ieri sera, subito dopo il deludente pareggio di Ginevra, José Mourinho ha sfogato così la sua delusione per un pareggio che, di fatto, costringerà quasi sicuramente i giallorossi al playoff di febbraio, contro un avversario di Champions. “Da oggi in poi a chi mi chiederà perché gioca poco gli dirò che lo farà solo quando gli altri saranno morti”, l’ulteriore affondo del portoghese.

l’imputato

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Ma con chi ce l’aveva ieri Mourinho? L’imputato numero uno è senza ombra di dubbio Houssem Aouar, che anche con il Servette ha palesato una serie di difficoltà infinite. Il centrocampista algerino già in passato period finito nel mirino di Mou (“Quando il livello delle partite sale di intensità lui fa fatica”, le parole del tecnico giallorosso), che poi ha provato strada facendo a dargli altre occasioni. Il problema di Aouar è la fase difensiva, l’aggressività che dovrebbe avere nel ruolo di mezzala nel 3-5-2 di Mou. Che infatti di lui ha anche detto: “Palla al piede è anche bellino da vedersi, ma deve imparare a difendere con la squadra”. Il problema è che oggi Aouar ha talmente tanta paura di sbagliare, è concentrato talmente tanto nel provare advert aiutare la squadra nella fase difensiva, che non è neanche più bello palla al piede. A Ginevra ha sbagliato tutto anche con il pallone, pure gli cease più semplici ed elementari. È un giocatore attanagliato dalla paura, che non si è mai inserito nel contesto di squadra. 

gli altri

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Ma ieri Mou ce l’aveva anche con chi è entrato a partita in corso. Difficile che il mirino si sia posizionato su Pellegrini, anche se la prestazione del capitano è stata deludente e qualcuno pensa che anche lui sia finito nel mirino. Molto più facile, invece, che l’allenatore portoghese si riferisse ai vari Spinazzola, Belotti e Renato Sanches, tutti entrati senza incidere. Anzi, con un atteggiamento davvero superficiale e un rendimento scadente. Spinazzola è in scadenza di contratto e potrebbe anche lasciare la Roma a gennaio, Belotti è uno che si sbatte ma che da quando Azmoun ha guadagnato posizioni si è incupito e Sanches è un discorso a parte, misterioso. “C’è gente che non ha una grande storia d’Europa e si permette di giocare con questa superficialità”. Tra questi Mou si riferiva anche a Celik, che anche a Ginevra ha giocato una partita deficitaria. Un altro di quelli da cui Mourinho vorrebbe vedere qualcosa di diverso, senza riuscirci. Giocatori superficiali, “gente che quando va a giocare fuori casa sente la mancanza della mamma o del dolce della nonna”, come ha detto Mou pochi giorni fa. 





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