Il fenomeno delle donne "Cougar" ( a cura della Dott.ssa Pina Li Petri )


Rubrica a cura della Dott.ssa Pina Li Petri - Tel. 335 5477666
Laureata in Scienze dell'educazione degli adulti e formazione continua. Psicologa, Psicoterapeuta, Esperta di in sessuologia clinica e medicina olistica. Problem Solving, coaching stratetigico.
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Il fenomeno delle donne “COUGAR”
“A 50 anni, mi sono lasciata sedurre da un ragazzo 22enne.”

Sono una donna di 50 anni. Divorziata e con 2 figli. Della mia vita non sono soddisfatta, mi sento fragile e impaurita dai debiti fatti per avviare la nuova attività.. Ho tradito mio marito che quando l’ha saputo mi ha lasciata e con lui ho perso anche il lavoro perché eravamo soci nell’attività. Anche la storia extraconiugale è finita lasciandomi solo delusione... Dopo i primi tempi, in cui mi sono dovuta riadattare al ruolo di single, ho rifiutato l’idea di impegnarmi in una nuova relazione affettiva e sessuale. Sono stata corteggiata per tanto tempo da un ragazzo di 22 anni che ho cercato di scoraggiare, infine ho deciso di concedermi questa esperienza senza impegno ma soprattutto per rinascere sessualmente. Non so se lo amo mi comunica allegria e spensieratezza, mi protegge, mi consola nei momenti di sconforto, mi aiuta anche economicamente.... Lui non aveva avuto esperienze sessuali prima di me e mi ama ossessivamente, è quotidianamente presente nella mia vita annullando quasi del tutto la sua. Ora non mi piacciono più i miei coetanei, ma guardo solo i giovani con un fisico sportivo e anch’io piaccio a loro e molto. Sono forse anormale?".
Gentilissima Paola,
il problema che Lei mi espone non la colloca certamente in un ambito di “a-normalità”, visto che la tendenza da parte di donne mature a intessere relazioni sessuali con giovani e giovanissimi è in rapida diffusione. Statistiche recenti ci dicono che a Roma e a Milano rispettivamente il 60% e il 72% di donne over 40 sarebbero disponibili ad una simile esperienza infatti è stata coniata la locuzione “donna caugar” o “donne pantere”. Un termine nuovo nasce quando si deve rappresentare un fenomeno già consolidato e la sua ampiezza e diffusione lo richiedono. Quindi nulla di anormale. Il fenomeno può essere però considerato di qualche interesse se osservato nella sua origine sia per quanto riguarda “lui” che “lei”. Lui è un ragazzo che, a 22 anni, non conosce ancora il sesso. Spesso l’aggressività delle giovani di oggi impauriscono i maschi nell’ambito sessuale. In una donna di 50 anni si trovano quelle competenze e quelle rassicurazioni che liberano i ragazzi dalla paura delle loro prime esperienze. Non a caso un tempo l’iniziazione alla vita sessuale dei giovani era compito di donne esperte, spesso donne cosiddette “navigate”. Da un punto di vista psicanalitico possiamo pensare ad un Edipo realizzato che ha consentito il possesso della madre. Questi due primi elementi spiegherebbero anche l’ossessività del rapporto stabilito con lei. Il ragazzo è riuscito a realizzarsi contemporaneamente come uomo, sessualmente capace e a reificare uno degli archetipi più condizionanti e questo riempie la sua vita e la persona che gli ha consentito tutto ciò è lei! Che altro cercare? Inoltre la relazione sessuale è all’insegna del totale disimpegno e del gioco perché ambedue su questo rapporto non intendete, tacitamente, costruire alcunché, sia pure giurando “per sempre”. In Lei hanno giocato la solitudine e il sentirsi ormai votata al nulla per quanto riguarda una vita affettiva e sessuale in un periodo in cui la donna è percorsa da mutamenti definitivi e non certo incoraggianti. Inoltre si è sentita rivitalizzata da una presenza giovanile, allegra e anche economicamente generosa, il tutto unito al desiderio di non perdere forse un’ultima occasione per sentirsi viva a 360°, in una conferma della sua desiderabilità a tutti i livelli, una sorta di demone del meriggio al femminile. Anche per lei ha avuto importanza il conoscere l’aspetto ludico della sessualità ormai liberata dalle paure di gravidanze indesiderate o da obblighi maritali. Non è poi di scarsa importanza che oggi una donna di 50 anni può essere ancora desiderabile e di aspetto molto gradevole. Queste le cause scatenanti, ma si può parlare di una prognosi? La situazione è da viversi nel “qui ed ora”, giorno per giorno senza pensare a “patti eterni di fedeltà ed esclusività” oggi impensabili anche per coppie di coetanei. Qui sta il vero pericolo soprattutto per lei. Perché il perseguire un’eternità vuol dire per la donna cercare l’eterna giovinezza fino a rendersi ridicola. Inoltre quando il giovane sarà un uomo e avrà acquisito certezza delle sue capacità amatorie rimetterà i piedi per terra e comincerà a guardarsi intorno distraendosi da lei. In quel momento una presenza femminile congrua con i suoi anni improvvisamente gli farà stabilire dei paragoni che andranno a tutto discapito della signora ormai “enne”. Quindi si goda l’oggi senza farsi troppe domande e se si sente in pace con il mondo, verso il suo ragazzo e soprattutto con la sua coscienza sia felice della sua esperienza che le ha regalato serenità in un momento critico.