Al Festival del cinema di Venezia sbanca Kim Ki Duc


Il diario di Laguna tra feste, film e tanta vita.
Al Festival del cinema di Venezia sbanca Kim Ki Duc
di Marcello Romanelli – Foto Francesco Greco


Questo è un diario sulle giornate finali del festival di Venezia di un cronista, un paparazzo e un avvocato vignettista. Tre ragazzi partiti da Cosenza e sbarcati in laguna con la voglia di fare qualche giorno di “ Dolce vita”. Per Slide parte il diario...

Primo Giorno

Sul braccio destro del paparazzo Francesco Greco c'è un tatuaggio con un numero: 69. Ed eccolo qui il nostro paparazzo cosentino che è sbarcato con l'avvocato Giampiero Scola e il sottoscritto alla 69esima edizione del Festival di Venezia. In laguna accompagnati dalla nuvola di Fantozzi, in laguna felici di poter raccontare le ultime giornate di un festival che non ruggisce come ai bei tempi, ma resta il Festival con quella vetrina che fa gola a grandi attori, ma anche a piccini. E quando parlo di piccini, parlo proprio di bambini che davanti all'Excelsior aspettano trepidanti l'arrivo di Serena Gomez. Chi è Serena Gomez? La bella Serena è poco conosciuta dagli adulti, ma la mamma di Melissa spiega: “ Sono venuta da Roma con mia figlia solo per lei”. Melissa ha 13 anni ed è fan di Serena che conduce un programma a Disney Channel. Al Lido si sonnecchia fino alle 23.00 e dopo 40 minuti si accende la fiammella. Ma è una fiammella di attori e attrici che escono dal cinema e commentano, si sbracciano si cercano. Come si cercano Isabella Ferrari e Pierfrancesco Favino. Ed è la Ferrari che confessa: “ Sto vedendo tutti i film. Non male gli italiani..”. Non male. Male. Malissimo quando i paparazzi, compreso il nostro, appostano Guendalina del Grande Fratello, ma anche questa è Venezia e questa sera c'è la festa più attesa, la festa blindata, la festa di Ciak.

Secondo giorno

Matteo, Matteo ti lascio la caricatura nella hall..”.  Matteo è Matteo Garrone e si rivolge a lui cosi il “ maestro” avvocato Giampiero Scola. Prima la visione della caricatura, la gioia del giurato Garrone e poi la consegna della stessa. Siamo a fine serata. Un finale di serata scoppiettante con il trio Scola, Greco, Romanelli con gli occhi pieni di bollicine. Bollicine di champagne Moet, bollicine in una festa, la festa. Quella di Ciak. Quella dove per entrare bisogna lottare e sgomitare. Non è facile affatto.  Nello spazio Lancia vedi scene buffe: “ io sono il cavalier, io il nobile..”. Niente, se non sei in lista non entri. Anche il giornalista senza accredito resta alla porta, ma quando dalla nostra parte abbiamo la film commision Calabria tutte le porte si aprono. Ed eccoci catapultati dentro un mondo pieno di attori, attrici, ma anche di Drag Queen che animano la notte dove la nuvola di Fantozzi non ci abbandona. Non manca il principe Giovanelli, quel principe con il capello bianco che barcolla ma non molla. Si rischia seriamente di cadere in piscina per il pavimento bagnato, ma nessuno fa il volo  olimpionico. Un temporale estivo ha anticipato l'inizio della festa e il nostro pre serata è un pre serata Coreano. Ed eccolo il famoso regista Kim Ki Duc che con il suo telefonino si faceva foto ricordo. Di tutto di più. E il pomeriggio è stata la volta di Servillo che con gli occhiali da sole e sigaro riceve complimenti e richiesta d'autografi. La sua interpretazione nella “ Bella addormentata” è da tutti definita impeccabile. Al lido arriva anche Ricky Tognazzi  che con la sua bella Simona cammina quasi in pantofole: “ Ormai mi sento a casa mia...”. Ed è la casa anche di un altro Tognazzi. Si chiama Gianmarco  e quando Ricky esce dalla festa di ciak lui entra e sorride con il direttore Piera Detassis. Cosa raccontare di piu di questa giornata in laguna? Un caffè e una bottiglietta di San Pellegrino costano 11 eurini all'Excelsior. Qui l'argomento crisi è solo sfiorato. Al massimo c'è il ritornello: festival sotto tono, ma il tono quando si deve alzare si alza sempre. Ancora cosa raccontare? Poco perchè il tempo non ha aiutato. Ma in quel poco c'è anche un Paolo Villaggio in formato coppa dei campioni che ad una giornalista veneta bella da morire chiede: ma posso venire a lavorare con te in radio?

Terzo e ultimo giorno

Siamo vicini al gran finale. Caro diario di Laguna la Venezia di ieri ha avuto un sussulto. Un poco di calore in più insomma. Per due arrivi. Uno dopo l’altro. Il primo. Quello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Presidente è arrivato come un attore. Meglio di un attore ha ricevuto applausi e consensi. Non impressionante la sicurezza. Il Presidente è di tutti. E lui si avvicina e si getta tra la gente senza paura e con un sorriso rassicurante. Vincenzo Mollica ha guidato l’esercito di giornalisti per le domande, ma il presidente subito sottolinea: “ Sono qui, ma non vedrò nessun film”. Un pranzo al volo alla Taverna dell’Excelsior con i componenti italiani della giuria e via. Tra questi il direttore Alberto Barbera e come ospite e invitato speciale il regista e (maestro) Ermanno Olmi, amico vero del Presidente. Avanti.  Intanto all’interno dell’hotel Excelsior sono scomparsi i divani. Ed è una brutta botta per gli imbucati. Anche perché l’imbucato ci campa tutto il giorno su quel divano e si gode l’arrivo di attori, attrici, ma anche di cavalli liberi e scatenati che approfittano della vetrina  mediatica per sparare parole e pensieri. Come i fan di Beppe Grillo che si sono travestiti da pirati per difendere il nome di un “uomo coraggioso”. La scusa dell'incursione con quella scritta chiara e a grandi lettere: " Il cinema è moscio". E ritorniamo sulla strada. Accanto all’hotel Excelsior, eccola la conferenza stampa di Robert Redford. Robert in laguna è come un ufo. Lo vedi e non lo vedi. Non è facile neanche per i cronisti avvicinarlo tanto. Le domande, ma non troppo vicino e quando sul finale di conferenza stampa qualcuno tenta di avvicinarlo per una foto, lui scappa via. Ufo Robert non c'è più. In macchina un bel primo piano riesce a farlo il nostro paparazzo Greco. Nel nostro cammino infinito abbiamo incrociato anche i sosia. Due sono in laguna che in un modo o nell'altro fanno resuscitare chi non c'è più. Ed eccoli Pavarotti e Litz Taylor. E sono foto, sorrisi e ricordi. Ultima chicca: questa mattina è arrivato Francesco De Gregori. Un uomo che non se la tira affatto, noo…! E un paparazzo fa una battuta all'altro paparazzo collega: " Aho pe fa na foto a De Gregori stavi a rischia a vita…". Eh si perché i paparazzi rischiano di cadere in laguna. Basta un piede storto eh…pluff!!. Il leone d'oro va a Kim Ki Duc che con la sua “ Pietà” ha sbancato Venezia, ma noi siamo già sull'aereo in direzione Cosangeles... ( Cosenza).