Uscito a maggio il nuovo cd : Il ritorno logico di Cesare Cremonini

dai Lunapop alla strada da solista

di Giuseppe Scarpato - Slide Italia


A due anni di distanza dal successo del cd “La teoria dei colori” è uscito lo scorso 6 Maggio “Logico” (Universal), nuovo album del cantautore bolognese Cesare Cremonini. Archiviata l’esperienza con i “Lùnapop”, gruppo simbolo del pop adolescenziale (e di contenuto) negli anni 90 e dopo aver pubblicato quattro album da solista a partire dal 2001, l’artista compie un ulteriore passo in avanti imbastendo un album dall’ anima matura e intriso di riflessioni malinconiche ma realiste, che mettono radici nella razionalità denunciando l‘inconsistenza dell‘ idealismo, oltre che nella paura di innamorarsi e nel confronto con il cambiamento che questo comporta. Per tanto si potrebbe pensare che se nel precedente “La Teoria dei colori” (segnato dal successi dei brani; “Il comico (sai che ridere) e “La nuova stella di Broadway”), l’artista esprimeva il suo concetto in maniera più convinta trasmettendo un certo senso di certezza e di assoluzione in relazione alle mille sfaccettature e colori tal volta non decifrabili dell‘animo umano, in “Logico” sembra fare invece tutto il contrario scegliendo di mettere al centro nelle dieci tracce che lo compongono una buona quantità di argomenti che spesso non lasciano molto spazio all‘interpretazione, sostenuti da un punto di vista un bel po’ più amaro e disilluso rispetto al passato. Gli elementi che sembrano predominare da una traccia all’altra infatti sono il senso di incertezza e inquietudine legati a certe stagioni della vita, che lasciano da parte la naturalezza dell’essere nella sua accezione più pura e irrazionale, in favore di una condotta per l’appunto più logica e consapevole. Un esempio lampante di ciò lo si ha ascoltando il brano nonché primo singolo estratto dall’lp, “logico#1”, dove Cremonini traccia un quadro piuttosto disincantato rispetto alle paure di una coppia di innamorati sul lasciarsi andare al proprio sentimento proprio perché non abituati a credere che questo sia possibile per loro, finendo per sentenziare che “la logica non è sincera” ma suggerendo un velato cinismo verso il finale. Altra traccia (tra le tante) degna di nota è “Vent’anni per sempre” dove il prendere atto che la vita prima o poi conduca a una maturazione quasi automatica e che, lascia indietro la spensieratezza dei vent’anni diventa oggetto di un passaggio contraddittorio e geniale nella sua essenza in fondo adolescenziale, quando Cremonini canta “se gli altri cambiano il trucco è non cambiare niente”. Molto suggestiva “Io e Anna” (velato omaggio al compianto Lucio Dalla e la sua “Anna e Marco), dove la malinconia rispetto ai tempi che furono seguendo il contesto della canzone genera una certa tenerezza, oltre che una strana angoscia. Ancora, notevole e' il senso di critica (o autocritica) che avvolge il brano che chiude il lavoro, "Cos'hai nella testa" dove il fastidio ma allo stesso tempo la necessità in alcune circostanze dell'ammonizione rivolta ad un sognatore che si perde continuamente nei suoi pensieri "da una finestra che affaccia alle Hawaii" diventa alla fine una specie di elogio, il tutto accompagnato da un intro di sintetizzatori molto suggestivo. Divertente è invece “ Greygoose” dove palese è l’omaggio alla nota marca di Vodka di cui il cantante dichiara essere un consumatore, e che a suo modo vuole essere un omaggio al primo grande successo dei Lùnapop “50 Special” dove pure si omaggiava un prodotto in qualche modo iconico. Musicalmente il disco risulta omogeneo e raffinato, nonostante sia sostenuto da una scelta strumentale più sperimentale e “dark”, anche se ascoltato per intero e a parte il primo singolo (già colonna sonora di uno spot per una compagnia telefonica), non è certo un disco realizzato per sfornare hits in quanto di potenziale radiofonico rispetto ai singoli del precedente album ce n‘è ben poco. Ad ogni modo è indubbio il fatto che Cesare Cremonini anche rispetto ad altri giovani cantautori in Italia, vanta un repertorio sempre personale e spesso svincolato dalle esigenze commerciali, avendo tralasciato quasi da subito le regole della discografia pop tradizionale in favore di uno stile di cantautorato più complesso, come testimoniano i passati lavori a tratti popolari ma dal tocco intimista, “Marmellata #25” e “Figlio di un re”. In effetti la raffinata impronta poetica del cantante ha da sempre contraddistinto la sua musica, a cominciare da “Squerez?“, primo disco realizzato con i Lùnapop, dove i successi “50 special” e “Un giorno migliore” hanno colpito il cuore delle tante ragazze adolescenti che ritagliavano le foto del gruppo dal “Cioè” e li osannavano alla stregua delle più “plasticose” boy band in voga all’epoca come i Back street boys, pur conservando un anima concettuale molto più interessante rispetto alla concorrenza anglosassone, che andava a completare le premesse leggere dei pezzi che proponevano. Tornando al presente, “Logico” sembra aprire la strada ad un nuovo percorso tutto da scoprire e in testimonanza di ciò, partirà un tour il 28 Ottobre dal MediolanumForum di Assago (MI) che toccherà svariate località italiane per tutto il successivo mese di Novembre, dove Cremonini presenterà i nuovi brani e riproporrà i successi che hanno accompagnato la sua carriera fino a questo momento.