Devis Paganelli, presidente del CIP, querela utente facebook.

E' passato poco più di un anno, dalla sentenza risarcitoria (che senenziò anche 6 mesi di reclusione per l'imputato), conseguentemente alla querela per diffamazione che depositò il Presidente del CIP Coordinamento Italiano Professionisti della Moda e dello Spettacolo Devis Paganelli nei confronti di un genitore "disattento" che con post sul social network Facebook, delegittimò l'immagine del patron, relativamente alla vincita di un concorso di bellezza per quella che a parere dell'incauto genitore, era una vincita pilotata ( ARTICOLO DI GIUGNO 2015 : http://cipeuropa.blogspot.it/2015/06/il-presidente-del-cip-querela-utente.html )
Devis Paganelli : "In vent'anni non mi era mai capitato di querelare qualcuno per queste cose. Ma non essendo solo nelle mie iniziative, potendo contare su quello che reputo un team composto da chi tra i pià affermati e seri professionisti del settore in ogni regione italiana, devo innanzi tutto tutelare l'immagine di tutte le persone che lavorano con me. Dopo la sentenza dell'anno scorso, che mi ha dato ragione, con un risarcimento di 14.000 euro e 6 mesi di reclusione per l'imputato, quest'anno, ho dovuto querelare un altra persona che, per quanto ho tentato di tranquillizzare con dati alla mano, si è fatta sfuggire la situazione di mano" afferma Devis Paganelli, che incalza "Oggi stesso, pur essendo domenica, giorno seguente alla finale di un concorso di bellezza per il quale ho seguito per l'ultimo anno direzione casting, ho fatto predisporre una denuncia querela con la richiesta urgente di far rimuovere alcuni commenti inappropriati dal social network e con la richiesta di agire per il reato penale di diffamazione. Richiederò anche in questo caso un risarcimento che destinerò ad iniziative umanitarie. Ogni anno riceviamo il plauso di centinaia di migliaia di genitori, sponsor, amici, collaboratori. Conserviamo i voti dei giurati, li mettiamo a disposizione di chi li vuole vedere, li conserviamo 12 mesi. Informiamo le ragazze del fatto che la giuria della finale tv  è solo televisiva appunto, organizzando la votazione reale durante il giorno prima o il pomeriggio stesso della finale, così da consentire una gestione logistica pià facile della serata. Trattiamo le ragazze con i guanti. Le facciamo divertire, gli offriamo delle opportunità senza promettere mai nulla. Uno sforzo immenso per organizzare tutto al meglio, con non poca fatica e magari anche con tante cose che possiamo migliorare, ci mancherebbe. Ma non possiamo tollerare che un genitore che magari ci ha fatto i complimenti magari fino al giorno prima della finale o che magari ci ha seguito per anni in altre iniziative, dopo la mancata vittoria o assegnazione di una fascia alla figlia, si permetta di affermare che è tutto pilotato, che è un concorso truffa. O che un utente miss o ex miss, affermi che non siamo leali o che facciamo qualcosa di losco. E' ingiusto nei confronti di chi si ha lavorato un anno per questo evento. E' ingiusto per le ragazze stesse, sia le vincitrici, che si sentono con queste affermazioni, mortificate. E' ingiusto per chi non ha vinto perché si sente parte di un evento finto. E' ingiusto per gli stessi genitori che fanno tanti sacrifici per le proprie figlie".
Risultati immagini per diffamazione
Conclude : "Mi viene da ridere vedere come, per tutti siamo i numeri uno, per diventare poi non credibili appena la figlia non viene eletta. Leggo di migliaia di genitori strafelici che ci lodano anche quando le figlie non vengono elette, che ci seguono da anni, mandano le proprie figlie ai nostri eventi per far fare loro esperienza. Poi purtroppo ci sono alcune eccezioni, poche devo ammetterlo, che scrivono sotto la foto della vincitrice 'è un cesso', 'è brutta', 'è vergognosa'. Leggendo questi post, provo una forte vergogna per queste persone".

Concorso di Bellezza