Se per strada fermassi una persona qualsiasi e facessi la
seguente domanda: chi è Andrea Bocelli? La risposta sarebbe sicuramente questa: uno tra i cantanti
italiani più famosi al mondo. Chiaramente già solo per descrivere un artista del suo
calibro una risposta del genere sarebbe alquanto riduttiva ma francamente non è
del suo talento indiscusso che vorrei parlare ma bensì di un’altra attività da
lui fortemente voluta che quest’anno ha compiuto cinque anni di operatività,
sto parlando dell’ Andrea Bocelli Foundation. ABF ha come pensiero filosofico che ”l’unione fa la forza e
che da soli si può fare tanto ma uniti si può fare di più”, questa frase è ben
evidenziata nella sezione “la nostra storia” del sito della fondazione www.andreabocellifoundation.org.
La foundation è quindi un lato particolarmente umano di
Andrea Bocelli che non tutti conoscono e che gli è cresciuto dentro fin da ragazzo,
quando anche lui era legato al bisogno di aiuto. La vita poi lo ha portato ad
essere lui stesso sostenitore di persone in difficoltà ed è proprio da questa
sua voglia impellente di aiutare che nasce la fondazione. Gli obiettivi sono principalmente due, il primo dedicato al
sostegno e alla valorizzazione di progetti utili allo sviluppo di zone povere
nazionali e nei paesi in via di sviluppo. Si parla nello specifico di zone con
alto tasso di mal nutrizione e povertà. Un’altra branca della fondazione si occupa di ricerca
scientifica e tecnologica mettendo in campo menti e risorse che lavorano per
poter migliorare lo sviluppo e la qualità della vita di zone degradate.
Tutto quello che vogliamo sapere sulla ABF lo possiamo
facilmente trovare sul sito sopra citato, quello che gli addetti ai lavori
trovano in queste situazioni di bisogno lo possiamo invece apprendere
dall’esperienza di uno tra i più quotati fotografi del panorama italiano nonché
fotografo ufficiale di Andrea Bocelli da ben dieci anni: Luca Rossetti. Luca lavora per la fondazione sin da quando è nata riportando su pellicola (per modo di dire visto che siamo in piena era digitale) le immagini che testimoniano cosa questa organizzazione crea nel mondo. Sue sono le fotografie che provengono da Haiti, quelle istantanee che descrivono la povertà e il bisogno che caratterizza quel territorio ma anche quei sorrisi di bambini che giocano e scherzano con l’obiettivo della fotocamera. Rossetti mi ha cortesemente regalato un ricordo legato alla sua esperienza in fondazione che ha illuminato la mia giornata:
La fondazione, tra le altre cose, ha fatto in
modo di portare un coro di bambini haitiani in America. Questo coro ha cantato
in alcune date di Andrea Bocelli a New York ma la cosa più emozionante è stato
vedere lo stupore di quei bambini che non erano ma usciti da Haiti nel vedere la
città, le luci di Time Square, i grattacieli…era fonte di meraviglia anche lo
scarico del bagno e l’acqua calda. Vedere un pubblico formato di persone
provenienti da ogni parte del mondo applaudirli e metterli al centro
dell’attenzione, loro che il mondo ha dimenticato troppo spesso, è stato
fantastico.
Dopo queste parole la prima cosa che mi è venuta in mente è
stata quella di controllare come viene riconosciuta la fondazione nel modo e
subito sono saltati fuori riconoscimenti di assoluta importanza come il Crystal
Award, premio che in passato fù consegnato a Josè Carreras e Matt Damon. Un altro prestigioso riconoscimento arrivò da New York nel
corso degli UNCA Awards del 2014. Andrea Bocelli e Veronica Berti hanno
ricevuto il “UNCA Global Citizens of the Year” per l’impegno costante con la
fondation.
Questi ed altri sono i riconoscimenti che l’ABF ha
collezionato grazie alla risolutezza e passione che ogni partecipante mette nel
portare qualcosa in più dove c’è di meno, non per niente Andrea Bocelli parla
della fondazione come di una seconda famiglia formata da, parole sue, fraterni
compagni. Vorrei concludere riportando l’ultima parte di una lettera
di Andrea Bocelli dedicata a tutti i volontari della fondazione pubblicata nel
sito di ABF in occasione delle festività natalizie:
“ La vita non finisce di stupirci né di metterci
alla prova, sta a noi scegliere la strada giusta, sta a noi esercitarci a
rispondere correttamente ed a far vincere il bene, in ogni occasione. ABF è una
straordinaria palestra a voi tutti siete dei formidabili atleti, siete la
squadra vincente, silenziosamente ma concretamente attiva, per una capillare
azione di empowerment sui nostri simili, coinquilini del mondo.
Ancora ed ancora, vi giunga il mio grazie
affettuoso e fraterno, per aver accordato e per continuare ad accordare ad ABF
la vostra fiducia, affiancandomi in questo slancio e comune impegno…
…il mondo è di fa, il mondo è di chi si
appassiona alla vita, di chi sceglie di stare dalla parte del bene, senza paura
di mettersi in gioco. Perché, vale ricordarlo ancora, come diceva San Francesco
donandosi si riceve, dimenticando se
stessi ci si ritrova”
foto Luca Rossetti