Slide ai Box del Moto GP ( di Tommaso Torri )

Donne e motori, migliaia di appassionati del circo a due ruote e feste coinvolgenti che durano tutta la notte: questo il il canovaccio dell’appuntamento della MotoGp in salsa romagnola che ha trasformato Misano, Riccione e San Marino in un turbinio di appuntamenti in occasione della tappa del Grand Prix Aperol San Marino - Riviera di Rimini.
Meccanici impegnati a mettere a punto i bolidi delle varie scuderie, piloti concentrati in attesa di salire sulle loro moto mentre, in pista, le due ruote sfrecciano a caccia del tempo migliore mentre, i tifosi incuranti del sole cocente, si assiepano sui prati del Misano World Circuit in attesa del via: il circo della MotoGp ha dato il meglio di se nella tappa romagnola del campionato del mondo a conferma che, questa, è la terra incontrastata dei motori.
In attesa del via ufficiale della gara, i giorni scorrono tra prove in pista e “ombrelline” che si aggirano nei paddok in occasione del Mondiale di MotoGp: una quattro giorni che ha portato in Romagna migliaia di appassionati e che è iniziata con la passerella dei campioni sulle strade della provincia di Rimini per poi impegnarsi a fondo sul circuito di Misano.
A partire dal giovedì, al Misano World Circuit si’è accesa la musica dei motori in pista. Il Gran Premio Aperol di San Marino e della Riviera di Rimini è subito entrato nel vivo con i piloti che sono scesi in pista per le prove libere e, sulle tribune, sono subito cominciate a maturare le iniziative a sostegno dei grandi campioni. Al centro di tutto, ovviamente, Valentino Rossi e il prossimo matrimonio con la Ducati, ma attenzioni anche a tutti gli altri piloti italiani.
Grande partecipazione a Portoverde per la IV edizione del Dedikato, il talk show di beneficenza che ricorda il pilota giapponese, ma romagnolo d’adozione, Daijiro Kato scomparso nel MotoGp di Suzuka nel 2003. Circa 4.000 persone si sono ritrovate insieme Valentino Rossi, Marco Simoncelli, Toni Elias, Loris Capirossi, Marco Melandri, Mattia Pasini, Andrea Dovizioso, Julian Simon e Bradley Smith, oltre al manager sportivo Carlo Pernat, il dottor Claudio Costa, matteo Marzotto e gli ex campioni degli anni ‘80 Randy Mamola, Kevin Schwantz e l’ex campione del mondo, ora commentatore televisivo, Marco Lucchinelli. Una serata iniziata nel ricordo di una piccola promessa del motociclismo: il tredicenne Peter Lenz morto lo scorso fine settimana in seguito ad un incidente durante il giro di ricognizione di una gara di contorno a Indianapolis. Il Premio Sgana è andato al meccanico misanese, Denis Pazzaglini che con la sua professionalità porta il nome di Misano in giro nei paddock di tutto il mondo. Il Premio Dedikato è stato consegnato da Valentino Rossi a Kevin Schwantz, il suo idolo da bambino.
Anche quest’anno il fan club di Valentino Rossi ha occupato in forze la tribuna “Brutapela, alla fine del rettilineo, dove hanno tifato il campione di Tavullia oltre 3.900 tifosi, tutti rigorosamente vestiti con t-shirt gialla e ai quali domenica è stato dato in omaggio il cappellino. A Tavullia, dove in quei giorni era vietato superare i 46 Km/h, ha riscosso un grande successo il Box 46”, allestito con la moto Yamaha M1 e sedici cartonati che riproducevano fedelmente i meccanici della Yamaha grazie ad una foto appositamente scattata loro a Brno senza dimenticare, alla vigilia della gara, la festa dove è stato tagliato il cocomero giallo, realizzato grazie alla fantasia di un coltivatore di Mantova, naturalmente grande fan di Valentino, che attraverso un processo naturale è riuscito in questa magia.
“L’appuntamento col Gran Premio San Marino e Riviera di Rimini – spiega Guido Meda, il celebre commentatore di Mediaset dei MotoGp - condensa una miriade di fattori positivi. Per chi pratica la guida in pista, è un’occasione straordinaria di confronto con le sensazioni vissute in pista in prima persona. Sono tanti i piloti amatoriali quelli che girano qui. Poi c’è l’aspetto ambientale: qui si vivono giornate piene, non come in gran parte dei circuiti dove tutto finisce al termine delle corse. C’è tanta gente, puoi venire coi bambini e portarli in spiaggia e in generale il circuito si colloca nel cuore del territorio più divertente d’Italia. Il paddock parla al 50% in romagnolo, tanti i meccanici, gli addetti ai lavori che sono nati in questa terra. Per non parlare dei piloti romagnoli, da Valentino Rossi in poi, e con la Ducati che è qui a due passi. E’il clima che stupisce e in MotoGp c’è un gran bisogno di riguadagnare questo clima di festa e il piacere di stare insieme a raccontarsi e a divertirsi. Diciamo che qui respiriamo tutti, noi appassionati di moto, una salutare boccata d’ossigeno”.
La gara di domenica ha incoronato sul podio Dani Pedrosa, che ha dominato le curve romagnole, seguito dal solito devastante Jorge Lorenzo relegando al gradino più basso del circuito di casa, un ottimo Valentino Rossi nonostante i postumi per la brutta caduta del Mugello.
Una festa per il mondo dei motori e dello sport interrotta bruscamente domenica mattina quando, durante la gara della Moto2, ha perso tragicamente la vita il pilota giapponese Shoya Tomizawa vittima di una rovinosa caduta alla seconda curva “del Carro”. La giovane promessa delle due ruote, a soli 19 anni, era a bordo della Suter quando ha toccato un cordolo perdendo il controllo; nella caduta sull’asfalto romagnolo è travolto da Alex De Angelis e da Scott Redding che gli erano dietro. Altri 14 giri e la gara sarebbe finita, ma la pista di Misano gli è stata fatale.