E' primavera, svegliatevi lettori!


Consigli di lettura all'aria aperta
di Sara Giannetti - Sololibri.net

Insieme alla primavera, torna anche la voglia di letture all’aperto. Tra le varie proposte editoriali del 2011, eccone alcune particolarmente indicate ad essere “consumate” fuori dalle mura di casa.

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Cominciamo con un piccolo ma godibilissimo giallo mangereccio: “Odore di chiuso” di Marco Malvaldi, pubblicato da Sellerio. Bolgheri, 1895: Pellegrino Artusi, il baffuto e gaudente autore de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, ignaro ospite del barone Romualdo Bonaiuti e della sua sfaticata famiglia, è coinvolto nel più classico dei delitti: avvelenamento in una camera chiusa. Tra equivoci, antipatie familiari e considerazioni culinarie, si dipana un impeccabile giallo il cui colpevole – ahimè – non è certo il maggiordomo.
- Dove leggerlo: sui mezzi pubblici, per estraniarsi dal caos e ridere da soli.

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Altro piccolo gioiello “fuori tempo” è “Il cane di Shakespeare” di Leon Rooke, edito in Italia da Elliot, ma uscito addirittura nel 1983 in Canada. La disillusa e filosofica voce narrante è Hooker, il cane di Shakespeare. Dotato di un carattere forte e una certa propensione ad attaccar briga, Hooker si considera l’angelo custode di Will, ragazzetto scarmigliato e inconcludente, il cui sogno è calcare le assi dei più grandi teatri di Londra. Una simpatica immersione nell’Inghilterra popolare seicentesca, raccontata con un linguaggio colorito e sanguigno dal canadese Rooke, che non risente minimamente dei trent’anni – o quasi - trascorsi dalla pubblicazione.
- Dove leggerlo: ad un appuntamento, per ingannare il tempo in attesa dell’amico ritardatario.

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Continuando a frugare nelle prime pubblicazioni di questo 2011, troviamo la nuova fatica di Amélie Nothomb, “Una forma di vita”, per i tipi di Voland. Se da una parte la scrittrice giappobelga (come lei stessa ama definirsi) affronti per la prima volta una diversa struttura narrativa, utilizzando la forma epistolare, dall’altra mantiene i temi a lei cari del rapporto col cibo e dell’alienazione. Eccola quindi dialogare per lettera con Melvin Mapple, soldato di stanza in Iraq da troppo tempo, arrivato a pesare 180 chili e confortato nei lunghi mesi di servizio proprio dai suoi libri. La Nothomb ci regala il suo romanzo più delicato e insieme impietoso.
- Dove leggerlo: al tavolino di un caffè in una mattinata piovosa.

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Per finire, torniamo in Italia con un libro pubblicato da E/O: “Giulia 1300 e altri miracoli” dell’esordiente Fabio Bartolomei, pubblicitario romano. Diego, quarantenne bugiardo e insoddisfatto, decide di liberarsi della piatta vita che conduce – un lavoro anonimo e una donna che non ama – per buttarsi nella sconclusionata impresa di aprire un agriturismo. Con un picco di ingenuità quasi commovente, si mette in società con due perfetti estranei, impreparati e sprovveduti quanto lui, dando vita ad un progetto traballante e sconclusionato. Un libro fresco e scanzonato come la sua copertina.
- Dove leggerlo: pigramente sdraiati al parco, pancia sul prato e sole primaverile sul naso.