SLIDE INTERVISTA VITTORIO SGARBI



Sgarbi : Gheddafi sei un Dio?
Fa discutere prima ancora della prima puntata, la nuova trasmissione Fahrenheit
di Tommaso Torri

Vittorio Sgarbi è pronto per conquistare la prima serata di Rai Uno con un nuovo programma che si preannuncia già denso di polemiche prima ancora di scoprire quale sarà il titolo ufficiale che, con tutta probabilità, dovrebbe essere “Fahrenheit - Tra il bene e il male” la cui prima puntata è prevista per il 2 maggio. Annunciato come una ventata d’aria nuova nella paludata tv odierna, con l’intento di renderlo una risposta a “Vieni via con me”, secondo le indiscrezioni che sono circolare all’inizio l’unica certezza sarebbe l’esorbitante budget messo a disposizione dalla Rai: 8 milioni di euro secondo un articolo di Carlo Tecce sul “Fatto Quotidiano”: 200 mila euro a puntata. Fautore di scudisciate proverbiali per i compensi altrui – in primis quello di Benigni al Festival di Sanremo – Sgarbi non ha rinunciato a controbattere o a smentire tanto che, attraverso i suoi legali, ha sporto una denuncia per diffamazione a mezzo stampa.
La notizia sui compensi che avrei dovuto percepire apparsa su Il Fatto mi ha fatto veramente infuriare – spiega Sgarbi – perché le cifre di cui parlano non sono assolutamente vicine alla realtà”. Nella smentita che il sindaco di Salemi ha affidato ai propri legali, infatti, emerge che la Rai verserà a Sgarbi, quale conduttore, la somma di 1.000.000,00 e cioè 200.000,00 a puntata. Infatti, per le 5 serate in programmazione dal prossimo mese di maggio a Sgarbi, non solo quale conduttore ma anche quale autore del programma, verrà pagata la somma di 100.000 a puntata, e cioè in tutto 500.000 al lordo delle ritenute di legge.
Nonostante gli attacchi della stampa, il critico d'arte non demorde e ha spiegato che nel suo programma si parlerà “di arte, religione, cultura, valori e idee” senza nessun tipo di schieramento politico perché, come ha tenuto a precisare lo stesso Sgarbi, “l’arte e la religione non hanno colore politico e, nel mio programma, saranno tutti rappresentati”. Resta comunque ancora un dubbio sull’effettiva messa in onda del programma: si parla infatti di una presunta violazione di par condicio perché in quanto sindaco, Sgarbi violerebbe le regole sull'equilibrio politico in tv previsto dalla legge nel periodo di maggio quando sono in calendario le elezioni amministrative in mezza Italia.

Quali saranno i temi principali che verranno trattati?
La prima puntata sarà certamente dedicata alla religione e a Dio: sto pensando di invitare il vescovo di Noto, Monsignor Antonio Staglianò, il Dalai Lama e sono pronto ad andare anche in Libia per parlare con Gheddafi dato che il leder libico si ritiene anche un esponente religioso.

Non riusciamo a strappare altre indiscrezioni?
Per il momento, non voglio sbilanciarmi troppo su quello che accadrà nelle puntate successive.

Professore, come mai ha scelto la Rai per il suo nuovo programma?
La Rai è la televisione di Stato, dove sarei dovuto andare?

Rinuncia totale nei confronti di Mediaset?
La mia non è assolutamente una rinuncia a Mediaset: ho partecipato come opinionista e ospite a programmi di entrambe le reti televisive e, anzi, a chi mi accusa di aver preso troppi soldi dalla Rai per questo nuovo format voglio ricordare che ai programmi della televisione di Stato ho partecipato sempre a titolo gratuito e che, col contratto che ho firmato, sono vincolato per altre ospitate in Rai sempre gratuitamente.