San
Remo 2012
Protagonista
assoluta : Belen
Il
resto passerà nel dimenticatoio
a
cura di Tommaso Torri – Slide Italia
Del
Festival di Sanremo si può dire e scrivere di tutto e di più basta
evitare di parlare delle canzoni. Sembra una cosa assurda che il più
importante appuntamento della musica italiana debba sempre mettere in
secondo piano i cantati a favore delle polemiche, dei gossip e delle
varie cadute di stile. La prova di quanto detto è abbastanza facile
da trovare: chi si ricorda, oggi, chi ha vinto la 62esima edizione
del Festival? Chi, invece, non ha dimenticato la farfallina di Belen,
i monologhi di Adriano Celentano, la Guardia di Finanza che
imperversava nelle attività economiche della “città dei fiori”,
i balletti di Auditel e share, le gaffe di Gianni Morandi o le varie
débâcle delle vallette? Senza scordarsi, oltretutto, che quella
appena conclusa passerà alla storia come l’edizione della crisi
economica dove, la finta sobrietà andata in onda, ha reso ancor più
evidente gli sprechi che ruotano intorno alla manifestazione.
LE
PREDICHE DI ADRIANO
Già
alla vigilia del Festival il clima di bombe, esplosioni, uccisioni e
ferimenti che ruotava intorno ai monologhi di Celentano ha creato
quei momenti di suspance che hanno poi incollato al piccolo schermo
milioni di italiani. Le aspettative non sono certo andate tradite e,
già alla sua prima uscita sul palco dell’Ariston, l’Adriano
nazionale ha sparato le sue bordate contro la chiesa e, in particolar
modo, contro i suoi organi di stampa come “Avvenire” e “Famiglia
Cristiana” rei, secondo il ragazzo della via Gluck, di occuparsi di
politica e non della parola di Dio. In realtà vecchi cliché e,
tutto sommato, come primo attacco ci si poteva anche aspettare
qualcosa di più da uno che aveva preteso carta bianca per salire sul
palco. Il Molleggiato ha preteso che nessun limite doveva essere
imposto alle sue performance, nessuna censura né veto poteva
interessare i suoi spazi; e così, in piena libertà, Adriano
Celentano ha gestito il proprio Sanremo. Rimane tuttavia il fatto
che, Celentano, rimane un cantante ma, a tutti i costi, vuole
esprimere le sue opinioni e subordina la sua presenza in tv alla
possibilità di esprimerle. La Rai gli ha dato questa possibilità e
Celentano si è preso la sua libertà abusandone, anche, forse
troppo. Ed è stato probabilmente anche per questo che, nella serata
conclusiva, non sono mancati i fischi indirizzati ad Adriano e, a
poco o nulla, è valso il tentativo in extremis di Morandi di
bollarli come “pilotati”.
DAL
PIANO ECCLESTONE AI RINCALZI B(ELEN) E C(ANALIS)
Molti
hanno sorriso alla battuta secondo cui, anche a Monti, questo
Festival è piaciuto dal momento che la produzione ha tagliato su
tutto, vallette comprese. Archiviata la bella ereditiera,
ufficialmente per richieste economiche troppo esose, e con
l’infermeria al completo, dopo il ricovero di Ivana Mrazova per una
cervicalgia che l’ha costretta a defezionare le prime serate, dalle
retrovie sono state chiamate come rimpiazzi Belen e la Canalis.
Certo, definire “rimpiazzi” due delle donne che fanno girare la
testa a milioni di uomini è decisamente riduttivo e, almeno in
questo caso, il Festival ci ha decisamente guadagnato in bellezza e,
naturalmente, anche di gossip. Inutile dire che la vincitrice non
poteva non essere che Belen la cui “farfallina”, e i rumors
sull’assenza di un indumento intimo fondamentale, hanno mandato in
tilt il popolo di internet. Alla fine, sul palco, è arrivata anche
la tanto attesa Ivana Mrazova che ha subito dato il peggio di sé
appena ha aperto la bocca dalla quale è uscita una risata sguaiata e
poco femminile. Un mix tra un nitrito equino e uno starnuto soffocato
che rimarrà, sicuramente, l’unico motivo per il quale ci dovremo
ricordare di lei. La 19enne ragazza ceca ha fatto ne più ne meno
quello che siamo abituati a vedere da decine e decine di vallette
straniere che approdano all’Arsiton: storpia i nomi e poi si mette
a ridere. Archiviata come l’ennesima meteora sanremese.
UN
FESTIVAL SOLO PER NOTTAMBULI
Quelli
che volevano seguire minuto per minuto tutte le 5 ore di puntata
avevano un'unica cosa a cui appigliarsi: una coccuma di caffè
bollente da tenere a portata di mano per non collassare davanti al
televisore. Basti pensare che la puntata del giovedì è iniziata
alle 20.45 e terminata, dopo il tg notturno, all’1.25. Nemmeno
Pippo Baudo o la Tv romena sotto Ceausescu avevano osato tanto.
Certo, ci sono stati i duetti dei grandi artisti stranieri che, una
volta tanto, non sono costati cifre folli per la Rai ma a tutto ci
deve essere un limite. C’è anche da tenere in considerazione gli
effetti che gli sforamenti di orario hanno sui cantanti in gara: è
molto più favorito chi si esibisce a inizio trasmissione, con un
pubblico decisamente più numeroso, rispetto a chi deve attendere
orari da nottambuli. Un Festival che, a quanto pare, è stato
realizzato per degli spettatori televisivi che la mattina possono
tranquillamente alzarsi tardi e che non ha tenuto conto di quanti, e
credo si tratti della maggioranza, la mattina hanno la sveglia
puntata all’alba per alzarsi, portare i bambini a scuola e andare a
lavorare.
DOPO
LA MONTAGNA, LE FIAMME GIALLE VANNO IN RIVIERA
È
abbastanza normale che, dopo qualche giorno a Cortina e a Curmayeur,
anche gli uomini della Guardia di Finanza avessero bisogno di
trascorrere un po’ di tempo al mare e quale occasione migliore del
Festival per pizzicare gli evasori fiscali? Le Fiamme Gialle hanno
voluto sottolineare che non è si è
trattato di vero e proprio blitz, come era stato per la stessa
Cortina, ma anche per Milano, ma di controlli di routine che vengono
effettuati in maniera periodica. Nei controlli sono state impiegate
un paio di pattuglie, mentre in totale sono circa 30 i militari in
servizio speciale in occasione del Festival della canzone italiana. I
militari della polizia tributaria si sono concentrati in modo
particolare su via Matteotti, il Teatro Ariston e il Casinò.
L’obiettivo è stato naturalmente quello della lotta
all’evasione fiscale.
Sono stati controllati quei luoghi, bar e ristoranti in primis, dove
l’afflusso di gente è molto elevato in questo periodo ma, al
momento, non sono stati ancora diffusi i dati su eventuali
irregolarità fiscali commesse.
IL
BILANCIO FINALE
Alla
fine del Festival, però, il bilancio è impietoso: quattrocentomila
pettatori in meno. A conti fatti, confrontando l’edizione 2012 col
“Morandi 1”, nelle sue infinite cinque serate, fra prima e
seconda parte, l'evento ha totalizzato 11.122.000 spettatori.
Risultato sicuramente molto importante nonostante Sanremo abbia
dovuto fare i conti con la “cannibalizzazione” targata Adriano
Celentano: le serate che hanno catalizzato più pubblico, infatti,
sono state la prima (14.378.000 spettatori) e l'ultima (14.456.000).
Qui s'evidenzia la distanza fra ascolto e gradimento: vedere “cosa
accade a Sanremo”, “cosa dirà Celentano” è diventato
rapidamente un “dovere sociale” amplificato alla follia dai
social network che, in tempo reale, hanno lanciato commenti e
approfondimenti. Ed è proprio per questo che un dubbio continua
ancora ad attanagliarci: era Sanremo o il Celentano show?
E
INFINE ( PROPRIO ALLA FINE )
Tanto
per dovere di cronaca, Emma ha
vinto la 62esima edizione del Festival
di Sanremo con il brano "Non
è l'inferno", al secondo posto si è piazzata Arisa con "La
notte" e Noemi al
terzo con "Sono
solo parole". Il premio della critica "Mia Martini" è
stato assegnato, invece, a Samuele
Bersani per
il suo brano "Un
Pallone", mentre Nina
Zilla avrà
la responsabilità di rappresentare l'Italia all'Eurovision Song
Contest 2012.
Nella sezione Giovani, la vittoria è andata al
quindicenne Alessandro
Casillo, con il brano "
È vero (che ci sei)".