Attrice, Showgirl, Dj
E Luce fu!
E Luce fu!
Selen, vero nome Luce Caponegro, apre
al benessere!
di Tommaso Torri
Con il nome d’arte di Selen è stata
la protagonista italiana dei film a luci rosse più famosa in tutto
il mondo fino a quando, nel 1998, da l’addio alle scene per
dedicarsi alla radio, al teatro, alla televisione e al cinema
riscuotendo una
serie di apprezzamenti dal pubblico e dalla critica.
Dopo
aver interpretato in qualità di protagonista la pièce teatrale
“Quando la moglie è in vacanza” con Daniele Formica, ha
partecipato a programmi quali “Maurizio Costanzo Show”,
“Unomattina”, “Domenica In”, “I fatti vostri” e “Ciro”.
Ha condotto “Hot” su Match Music, in qualità di Vj, e nel 2004
partecipa al reality show “La fattoria”. Appare inoltre nel 2005
sul grande schermo assieme a Fabio Troiano e Violante Placido nel
film “Il giorno + bello” di Massimo Cappelli. Nel 2006 si butta a
capofitto negli studi. Consegue, col massimo dei voti,
il diploma di
maturità e inizia a coltivare la sua passione per il mondo del
benessere accarezzando l’idea di aprire un centro estetico nella
sua Ravenna. Ed ecco che, lo scorso mese, il suo sogno è diventato
realtà: Luce Caponegro, ha inaugurato il centro olistico “Luce”
nella città romagnola. Insieme a lei il marito Toni Putortì,
sposato lo scorso luglio, apprezzato master Reiki, maestro del
benessere, insegnate di meditazione e counselor sciamanico.
Luce,
partiamo dalla fine. Come è nata e maturata la tua idea di aprire un
centro olistico?
È un sogno che ho sempre avuto, anche
in tempi non sospetti, e che col tempo ha preso sempre più forma
nella mia testa fino a quando, grazie anche all’aiuto di mio
marito, è diventato una realtà. Sono sempre stata un’appassionata
di yoga e mi sono sempre interessata di alimentazione naturale e
medicina alternativa; questa mia inclinazione mi ha fatto avvicinare
a discipline come il tantra, Reiki, la bio energetica e lo
sciamanesimo. Quando poi ho conosciuto Toni, mi si è aperto un mondo
e ho deciso di buttarmi in questa nuova esperienza. Adesso mi sto
interessando di neuro semantica, seguendo un corso, e trasmetterò
queste mie conoscenze nel centro che ho inaugurato.
Come si è sviluppato il tuo
percorso nelle discipline olistiche?
Nel 2006 sono successe due cose
bellissime: è nato mio figlio Gabriele e ho preso il diploma di
maturità. Ho deciso di allontanarmi dalle luci dello spettacolo e
per i successivi tre anni mi sono dedicata esclusivamente a mio
figlio e allo studio in quanto volevo a tutti i costi prendere una
qualifica che mi permettesse di lavorare con le persone, qualcosa che
le facesse sentire bene. Una medium, una volta, mi disse che ero
un’operatrice naturale ma io non capivo cosa volesse dirmi
esattamente. Mentre coltivavo i mei interessi per le discipline
olistiche, ho capito sempre più come potevo realizzarmi in questo
nuovo percorso di vita. Nel frattempo ho conosciuto Lucia Giovannini,
docente della Libera Università di Crescita Evolutiva(L’UCE) e
attraverso i suoi corsi sto imparando tecniche efficaci che aiutano
le persone a migliorarsi e cambiare. Anche l’incontro con quello
che sarebbe stato il mio futuro marito non è stato casuale, Toni è
un terapeuta e da subito mi ha riconosciuta come una persona in grado
di aiutare gli altri.
Abbiamo deciso di chiamare il nostro
centro benessere “Luce”. Come si dice: nomen omen.
Parlaci di questa tua nuova
creatura. Cosa propone di innovativo il tuo centro?
Si tratta di un centro olistico ed
estetico all’interno del quale è possibile sviluppare una serie di
percorsi personalizzati, seguiti costantemente, da operatori
specializzati nei vari settori. E’ un luogo dove la mente e il
corpo si possono rilassare e rigenerare. Oltre ai servizi
tradizionali di un centro benessere, lavoriamo per riequilibrare
anche lo spirito attraverso diverse tecniche e metodiche come: docce
sonore, meditazioni attive e passive, riflessologia, respirazione e
visualizzazioni. Ai trattamenti viso e corpo, come gli anti-aging,
accostiamo quelle discipline che permettono di intervenire sulla
nostra mente. L’obiettivo del centro non è solo quello di curare i
sintomi ma anche di intervenire per affrontare i problemi alla
radice. Chi lo desidera può usufruire di un approfondito check-up
personalizzato. Individuato il problema, si preparano una serie di
interventi specifici e si decide poi come intraprendere il percorso.
Facciamo un piccolo passo indietro.
La scorsa estate hai fatto la Cresima e ti sei sposata in chiesa
causando non poco scompiglio tra i benpensanti. Questo ti ha dato
fastidio?
No, perché chi mi conosce bene sa che
sono la persona più normale, semplice e umile che esista. Credo che
ha fare scalpore sia stato il fatto che, all’altare, mi sono
presentata col velo bianco ma non sono per nulla pentita di questa
scelta. Chi se ne frega di quello che è successo oramai tanti anni
fa. È una cosa legata al mio passato e io guardo al futuro. E poi,
se proprio devo togliermi un sassolino, almeno io posso dire che
tutto quello che ho fatto è stato sotto la luce del sole mentre chi
critica di più, magari, certe cose le fa di nascosto.
Il matrimonio è stato una cerimonia
molto suggestiva. Cosa ti è piaciuto in maniera particolare?
Ci sono stati due momenti molto intensi
perché, dopo la cerimonia in chiesa nella quale ero talmente tanto
emozionata da sbagliare tutte le risposte, io e Toni abbiamo voluto
anche una cerimonia spirituale. La parte in chiesa l’ho voluta
fortemente perché è un riconoscimento alle nostre radici cristiane.
Io prego moltissimo ma non mi identifico nella chiesa Cattolica come
istituzione. Sia io che mio marito abbiamo poi voluto un matrimonio
spirituale, legato agli elementi della natura (acqua, aria, fuoco e
terra) celebrato da Lucia Giovannini, questo per legarci in una
maniera ancora più profonda e sentita. E’ stato molto emozionante.
Hai detto che il passato è passato. Ti sei pentita dei tuoi trascorsi nel mondo dell’hard?
Non rinnego nulla di quello che ho
fatto perché sono state esperienze che, comunque, mi hanno permesso
di crescere e di essere quella che sono oggi. Le persone maturano
proprio grazie alle esperienze e, comunque, ci sono cose del mio
passato che salverei e altre, con tutta franchezza, che non rifarei.
La gente, solitamente, fa fatica a cambiare e/o ad accettare i
cambiamenti perché ha paura. È una cosa sbagliata perché cambiare,
non solo si può, ma si deve se serve. È una cosa che fa parte della
nostra crescita spirituale e di quel grandissimo mistero che è la
vita.