Il Terrore Nei Sogni Del Terzo Reich - by Korekanè

Domenica 29 gennaio ha debuttato al teatro Ermete Novelli di Rimini lo spettacolo dedicato al giorno della memoria firmato Korekanè dal titolo “il Terrore nei sogni del terzo Reich”. Realizzato col contributo della città di Rimini e della regione Emilia Romagna questo spettacolo prende forma attraverso la traduzione visionaria di Chiara Cicognani ed Elisabetta Gambi nei riguardi di una ricerca fatta e scritta da Charlotte Beradt che raccoglieva diversi sogni fatti da cittadini tedeschi durante la dittatura hitleriana. 
Riporto ora il testo riportato sul foglio di sala:
"Dalle interviste ai sognatori effettuate dalla Beradt emerge, infatti, che pur in presenza di una forma di dissenso rispetto all'ideologia nazionalsocialista, queste persone ritenevano di potersi esprimere liberamente solo attraverso il sogno, ma anche in quell'ambito temevano di lasciarsi andare e di venire scoperti.


Queste testimonianze mettono in evidenza, in forma onirica e quindi surreale, la completa dissociazione interiore che si veniva a creare nell'animo dei tedeschi che vissero sotto il regime nazista, il cui comportamento fu all'insegna di sentimenti e atteggiamenti contraddittori e opposti come l'odio per la dittatura di Hitler, la paura di venire denunciati alla Gestapo per qualunque gesto interpretabile come dissenso, il senso di colpa per non riuscire a reagire e opporsi, nonché un lacerante desiderio di appartenenza alla comunità nazionale.

I sogni, esprimono in parte anche i desideri repressi nella realtò, ed esasperandola, venivano cosi sottoposti ad una sorta di controllo e di censura preventiva perfino durante l'attività onirica del cervello, al punto che qualcuno tra gli intervistati ha raccontato di sognare solo immagini con forme geometriche senza contenuti, per tenersi al sicuro da ogni rappresaglia del regime."
In scena spiccano altri due componenti della compagnia e cioè Albero Guiducci e Stefania Tamburini.
Lo spettacolo strutturato in un unico atto è una miscellanea di elementi onirici e a volte insensati che descrivono la pressione subita all’epoca della propaganda nazista.
Tanta è la voglia di raccontarvi cosa accade sul palco ma come si dice in queste situazioni: “no spoiler”!...
Posso comunque riportare alcuni dei tanti commenti figli di quello spettacolo, recensioni che riporterò in forma anonima ma che arrivano da diverse culture e sensibilità ad esempio:
-        Un'idea suggestiva e visionaria.
L'inquietudine sottile che si respira per la durata dell'intero spettacolo è un importante stimolo di continua riflessione sulla natura dell'uomo, della politica, del potere e della comunicazione.
Continuo con il menzionare l’intero cast in ordine alfabetico: Alex Leardini, Carmela Cappiello, Carmen Anzano, Elena Piccini, Elisa Angelini, Emanuele Tontini, Giorgia Pulcinelli, Luca Bullini, Manu Zanchi, Marianna Brigliadori, Olivier Gasperoni, Rosanna Lavacca, Sergio Michelotti, Silvia Gianotti e Simone Gatti
-         Spettacolo molto bello molto interessante soprattutto nei movimenti di gruppo e del corpo che sono sempre poi le cose più difficili da realizzare.
Un megafono che impartisce ordini e che detta leggi trova il suo spazio sul palco fondendosi con gli attori ricreando quella cortina di grigio che sovrastava la Germania.
-          volevo applaudire diverse volte ma c era così tanta attenzione che non me la sono sentita
il cinismo di quel momento storico e l’etereo mondo dei sogni fanno in modo di creare delle immagini surreali ma allo stesso tempo quotidiane da mettere lo spettatore in condizione di dover scegliere se credere di vedere un momento reale o un vaneggio.
In sala erano presenti alcune classi di studenti delle scuole superiori riminesi, questo un commento a riguardo:
-          difficile far stare attenti i ragazzi delle superiori per 90 minuti di spettacolo sul nazismo e voi ce l avete fatta
-          c era un attenzione tale che sentivo i respiri della prima fila e i vostri sul palcoscenico
Un'altra recensione riportava queste parole:
      -     c'era un mio amico medico e con sé ha portato due studiosi di shoah, erano     
            entusiasti soprattutto per la messa in scena e la scelta dei sogni
e ancora:
-          Un tema così difficile e grave affrontato in modo originale e mai banale
Questi sono solo alcuni dei numerosi commenti nati dalla prima de "Il terrore nei sogni del terzo Reich", in elaborazione ora le date e i luoghi dove avverranno le repliche e poi si potrà ancora una volta godere di una serata in teatro.