Reverse, il primo album solista di Danilo Seclì




Dj resident del mitico Samsara Beach, uno dei punti di riferimento per quel che riguarda ormai non solo le spiagge da ballo ma pure l’intrattenimento in generale, da sempre mescola intrattenimento, sorrisi e bella musica. “Quando al Samsara abbiamo iniziato a far ballare, l’atmosfera musicale dalle nostre parti era molto diverse”, racconta sorridendo, cosa che fa spesso. “La musica era è molto ‘chic’ oppure molto underground. Noi invece abbiamo puntato sull’energia e sulla voglia di far cantare le persone”. Il coinvolgimento è una delle caratteristiche comuni ai tanti progetti musicali realizzati da Danilo Seclì. 34enne, è arrivato al primo album solita dopo tanti cd e tanti remix col progetto collettivo Salento Calls Italy. “Negli anni ho collaborato con tanti, tanti artisti. Ad esempio, un paio d’anni fa con i Sud Sound System, un vero mito musicale salentino e non. Con loro producemmo ‘Festa’, un inno al divertimento dal ritmo moombahton. E’ una canzone perfetta per saltare, che non fa mai male. Oggi invece non mi veniva proprio naturale continuare sulla stessa strada musicale e magari realizzare un singolo reggaeton. Volevo invece provare a realizzare un album che è anche viaggio interiore”.



E’ una scelta davvero in controtendenza…

“Forse si, anzi probabilmente si. Ma non è la prima che faccio. Nel primo album di Salento Calls Italy ho rielaborato canti popolari salentini, che non andavano certo di moda, allora. Oggi il Salento è davvero un riferimento, in Italia, allora non lo era. Magari un piccolo, piccolissimo aiuto gliel’ho dato anche io, a chiamare persone in Salento. (Salento Calls Italy vuol dire ovviamente il Salento chiama l’Italia, NDR). Non so se le canzoni di Reverse saranno successi. Ma intanto sono molto contento del primo singolo ‘Starlight’ e di essere stato accolto in molte radio italiane importanti. Questa cosa sei anni fa, all’inizio delle mia avventure come produttore, manco me la sognavo”.

Hai voluto mettere il disco un po’ dappertutto, anche su YouTube e non solo sui classici portali di download e streaming.

Innanzitutto direi che è un disco anche da ascoltare, non solo da ballare. L’ho scritto quasi tutto con Sandro Capello, songwriter tedesco che ha saputo dare quel tocco internazionale che davvero volevo. E tutte le canzoni sono pensare soprattutto per essere ascoltare sul telefonino, in auto o sullo stereo di casa, non solo ballate. Ad esempio, sono versioni da ascolto, non extended da dj. E’ stato un lavoro di composizione molto lungo. Sandro è stato da me in studio in Salento, nella primavera e nell’estate 2016. Poi, pian piano le canzoni hanno preso forma… E poi è vero, credo molto nella fruizione musicale libera. E per questo ho pensato ad un video viaggio su YouTube in cui ci si può godere tutto il disco anche con gli occhi.

E’ un disco solista, ma per farlo hai collaborato con tante persone

Assolutamente si. “Reverse” è nato da un lavoro di gruppo. Credo che ognuno nel suo lavoro sia un vero artista, per questo ho dato solo qualche indicazione e limato qualche dettaglio. In realtà chi ha realizzato la copertina, chi ha realizzato il video di YouTube, etc… è stato completamente libero di esprimersi. Riassumendo, dietro al loghetto della R di Reverse c’è un mondo.