Donna Summer season, la voce arcobaleno considerata “troppo erotica”


A poco più di dieci anni dalla morte, arriva la prima monografia italiana completo di Donna Property, la regina della disco music. “Donna Summer season – La voce arcobaleno. Da disco queen a icona pop” (Coniglio Editore), è il titolo del quantity scritto da Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano – con la prefazione di Pete Bellotte (produttore, insieme a Giorgio Moroder, di alcuni dei più conclamati successi della cantante) – in libreria dal 31 marzo (con presentazione a Roma sempre il 31 marzo alle 18 alla Libreria Feltrinelli di through Appia). Non è una mera biografia ma un ricco quantity impreziosito da interviste esclusive degli autori alla cantante e advert altri personaggi a lei vicini, che offre uno spaccato inedito del percorso esistenziale e artistico di questa grande star e, al contempo, delinea il contesto storico e sociale in cui questa magica avventura si è sviluppata.

La copertina della monografia italiana completa dedicata a Donna Summer
La copertina della monografia italiana completa dedicata a Donna Summer season

Venuta a mancare il 17 maggio 2012, a soli 63 anni, lasciando un vuoto incolmabile nei dancefloor di tutto il pianeta, Donna Summer season con la sua voce potente e poliedricacome poche nel panorama musicale, nell’arco di quasi quattro decenni ha venduto più di centocinquanta milioni di dischiconquistando 5 Grammy Awards, un Oscar e una valanga di premi e dischi d’oro e di platino in ogni parte del globo.

La famous person afroamericanaoriginaria di Boston – dove period nata il 31 dicembre 1948 -, ha saputo incarnare l’intramontabile colonna sonora degli anni ’70 con una pletora di mega-hits da lei stessa scritti insieme al duo di produttori e musicisti Moroder-Bellotte: dalla sensuale “Love To Love You Child” alla futuristica “I Really feel Love” passando per gli evergreen quali “May It Be Magic”, “Final Dance”, “Mac Arthur Park”, “Sizzling Stuff”, “Dangerous Women”, “No Extra Tears (Sufficient Is Sufficient)” e “On The Radio”, tra gli altri. Le radici artistiche della cantante risalgono all’epoca hippie tra rock psichedelico e musicale teatrale in quel di Monaco di Baviera dove, alla high-quality degli anni ’60, Donna inizia la sua ascesa verso il successo che la porterà a collaborare nel tempo con nomi come John Barry, Barbra Streisand, Quincy Jones, Bruce Springsteen e David Foster. Incontrastata regina della disco music, genere poliritmico e rivoluzionario da lei stessa ancor più nobilitato, Donna Summer season, trascendendo etichette e stilemi musicali, diventa una caposcuola per le generazioni di artisti che si succedono dagli anni ’80 fino ai giorni nostri.

Gli autori del volume: Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano
Gli autori del quantity: Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano

Questo libro ne rappresenta sicuramente la completezza, offrendo al lettore una full immersion nei ricordi più belli di un’epoca sonora mai passata di moda. Un quantity elegante, comprendente oltre 500 illustrazioni, che si rivolge non soltanto ai numerosissimi fan della cantante, ma anche a coloro che desiderano riscoprire un’period ancora attualissima attraverso l’arcobaleno vocale e sonoro di questa intramontabile icona internazionale.

Donna Summer nel 1977 (Wikipedia)
Donna Summer season nel 1977 (Wikipedia)

Scandalo e successo universale

La vera esplosione del fenomeno Summer season arriva con “Amore per amarti piccola” (1975): un “singolo” che coi suoi 17 minuti occupa tutto il lato A dell’omonimo album. Si tratta del primo esempio di maxi-single, prototipo della nascente disco music e modello per la sua futura evoluzione, la dance. Per la critica del tempo il brano period troppo laborious: il “Time Journal” aveva calcolato un totale di 22 orgasmi fra i vocalizzi della Summer season. Insomma, una canzone troppo erotico per la circolazione radiofonica tanto che ne viene vietato il passaggio in radio ma nelle discoteche la canzone riscuote vastissimo successo, spingendo vertiginosamente le vendite dell’album e del solo singolo che pare traesse traesse spunto (e pepe) dalla parigina.Je t’aime… Moi non plus” della premiata ditta Birkin/Gainsbourg.

Un salto al cinema

Nel 1978 Donna Summer season viene scelta per interpretare la parte della cantante Nicole, una ragazza di talento, nel movie “Grazie a Dio è venerdì”, ambientato nella discoteca Osko di Los Angeles, dove si incrociano vite e destini piuttosto banali illuminati dai lustrini della pista.

Nella colonna sonora della pellicola Summer season registra tre brani, di cui la mega hit disco “Final Dance”. Con questo singolo l’artista vince diversi premi, tra cui un Grammy Award, mentre l’autore del brano Paul Jabara riceve il PremioOscar e un Golden Globe alla migliore canzone. Sempre nel 1978 produce Dwell And Extra, un album dwell che contiene MacArthur Park e Heaven Is aware of, cantata con i Brooklyn Desires. Entrambi troveranno elevato successo a livello mondiale ed entrambi i singoli vengono certificati e nominati. Queste due tracce sono presenti nell’album sotto forma di un medley lungo oltre 17 minuti, intitolato “MacArthur Park Suite”.

La caduta di una stella

Nel 1980 Donna Summer season prende una decisione che influenzerà molto il prosieguo della sua carriera: passa dalla Casablanca alla Geffen Information, abbandonando così il suo storico collaboratore Giorgio Moroder, per affidarsi al più affermato Quincy Jones che, però, non riesce (o non vuole?) a valorizzarla a sufficienza. In quel periodo le vengono poi attribuite alcune parole di disprezzo verso la comunità homosexual (“L’Aids è il castigo divino per i peccati degli omosessuali”), episodio molto equivoco che contribuisce a oscurarne la gloria. Lei, oltre a negare di aver pronunciato quella frase, diventa un’attivista d’assalto della Homosexual Males’s Well being Disaster.

Il Donna Summer Memorial realizzato dai fan davanti alla sua casa di Napoli il 18 maggio 2012 (Wikipedia)
Il Donna Summer season Memorial realizzato dai fan davanti alla sua casa di Napoli il 18 maggio 2012 (Wikipedia)

L’ossessione e la morte

Gli ultimi anni di Donna Summer season sono stati molto difficili. Per la lotta contro la malattia (aveva un cancro) ma soprattutto per il senso persecutorio che l’ha accompagnata. Lei credeva fermamente di aver contratto il cancro ai polmoni dopo il crollo delle Torri Gemelle (le cui polveri sottili uccisero comunque un migliaio di persone). La Summer season abitava all’epoca a poche centinaia di metri da Floor Zero e dopo l’11 settembre si rifugiò nella preghiera, girando sempre con uno spray disinfettante per purificare l’aria che respirava. L’artista si è spenta il 17 maggio 2012 nella sua casa di Naples, in Florida. Il funerale è stato celebrato presso la Christ Presbyterian Church di Nashville in forma privata.



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