VERSO LA STRATOSFERA: Artisti vari – 2006


01. Gigi Cavalli Cocchi – Del nascere di un castello (2:05)

02. Mangala Vallis – Pietra su pietra (6:13)

03. Gigi Cavalli Cocchi – Adelaide (1:40)

04. Trama Sonora – La Regina (6:27)

05. Gigi Cavalli Cocchi – Goffredo il Gobbo (1:36)

06. Sequencer – Danza di Matilde e Goffredo (7:37)

07. Gigi Cavalli Cocchi – Matilde ed Enrico IV (1:44)

08. Arcanoise – Tre giorni (10:57)

09. Gigi Cavalli Cocchi – Del combattere l’Imperatore (2:05)

10. Type – La battaglia (4:14)

11. Gigi Cavalli Cocchi – Ludovico Ariosto (1:27)

12. Oltremare – Il poeta (10:33)

13. Gigi Cavalli Cocchi – Come nulla muore (1:43)

14. Master Experience – Il suo richiamo (10:10)

Pubblicato dalla Ma.Ra.Cash Records nel 2006. “Canossa” è un concept album in puro stile prog progettato da  Gigi Cavalli Cocchi, batterista dei Mangala Vallis. Il disco ha un suo filo conduttore, ovvero la storia del castello di Canossa, che sorge nell’omonimo paesino in provincia di Regio Emilia. L’antico maniero risale al 940 e al suo fianco venne costruito un monastero benedettino.  L’episodio più celebre, riportato su tutti i libri di storia, è quello accaduto durante la lotta per le investiture, nell’anno 1077, quando l’imperatore Enrico IV si recò nel castello di Matilde di Canossa per umiliarsi davanti a papa Gregorio VII perché venisse ritirata la scomunica. Da qui ebbe origine il detto “andare a Canossa”, come segno di remissione e pentimento. 

Il disco mi è stato inviato dal nostro infaticabile collaboratore Osel, che ringrazio di cuore, amico di Gigi Cavalli Cocchi e, sicuramente, ammiratore del castello di Canossa, che sorge dalle sue parti, Cavalli Cocchi è la voce narrante delle 7 tracce che si alternano ai 7 brani suonati da differenti band prog rock italiane. Il castello invita un viandante immaginario a visitare il suo interno e a scoprire la storia di quelle mura che videro papi, imperatori, cavalieri, re e regine, impauriti e indomiti. “Entra viandante e osserva ciò che di me ancora non resta, ma vive“, così si chiude il primo recitato. Tocca ai Mangala Vallis (nostra vecchia conoscenza già su queste pagine) aprire la sequenza musicale. Hammond e chitarra acustica, sintetizzatore, belle voci e cori: perfetto 70’s sound. I MV non si smentiscono mai e non deludono mai. 

Gli altri sei gruppi, anche se decisamente meno conosciuti, si fanno apprezzare ugualmente. Niente male i Trama Sonora, un quintetto di Cavriago che comprende una ottima cantante di nome Greta Fornasari e due altrettanto bravi chitarristi quali Claudio Bianchini e Marco Scolari. “La Regina” è con ogni probabilità l’unico brano inciso dalla band. Nulla sappiamo dei Sequencer, interpreti di “Danza di Matilde e Goffredo”, oltre 7 minuti di autentico prog “pesante”, dominato da chitarre elettriche e tastiere. Stessi discorso vale per gli Arcanoise, interpreti  di una lunga cavalcata sonora di oltre 10 minuti con frequenti cambi di tempi, ottimi assoli e una bella voce femminile a condire il tutto. Anche in questo caso non esiste una loro discografia. Grandissimi i Type che ci riportano direttamente ai suoni dei King Crimson, con quella chitarra “frippiana” che tormenta le note de “La battaglia”. Ma da dove sbucano questi meravigliosi alieni mai ascoltati prima? Atmosfere intense e grande sfoggio di sintetizzatori e chitarre elettriche per gli Oltremare alle prese con “Il poeta”, brano della durata di oltre 10 minuti. La conclusione è lasciata ai Master Experience: superlativi, grande dinamismo con organo e chitarre a dialogare su ritmi incalzanti e un gran finale che richiama direttamente i vecchi Genesis o se preferite lo Steve Hackett dei tempi migliori. 

Un disco nascosto nelle pieghe del nostro progressive nostrano che merita di uscire dall’anonimato ed essere apprezzato in tutta la sua bellezza. Piacerà a tutti gli appassionati del prog classico, quello dominato dalle tastiere e dai suoni vintage di Moog, Hammond e mellotron. Lode e gloria a Gigi Cavalli Cocchi per questa sua idea geniale e per avere raccolto intorno a questo progetto gruppi sconosciuti, al di là dei suoi Mangala Vallis, ma assolutamente grandi sotto il profilo artistico. Grazie Osel, per questo regalo. A voi tutti buon ascolto.

Gigi Cavalli Cocchi

Post by George – Music by Osel

 



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